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VACANZE

Dai pic nic ai ristoranti, per il ponte del 1 maggio, gli italiani hanno viaggiato tra i sapori

Coldiretti: 1 miliardo di euro la spesa destinata alla tavola in vacanza nel lungo weekend. Il cibo è stata la principale voce di spesa
1 MAGGIO, Coldiretti, RISTORANTI, Non Solo Vino
Al ristorante (ph: Louis Hansel via Unsplash)

Giorni di festa e di buona cucina perché il relax va sempre più a braccetto con l’enogastronomia di qualità. È stata di 1 miliardo di euro la spesa destinata alla tavola dagli italiani in vacanza nel ponte del 1 maggio per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per picnic, cibo di strada o acquistare souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. La stima è della Coldiretti che sottolinea, come oltre sei italiani su 10 (61%), ha scelto di passare fuori casa il lungo weekend della festa del lavoro con la partecipazione a manifestazioni, visite a parenti e amici, gite. Ma ci sono stati oltre 8 milioni di persone che ne hanno approfittato per fare una breve vacanza nonostante il maltempo.
Complice il maltempo il cibo si classifica come la principale voce di spesa degli italiani in viaggio che tra le destinazioni preferite hanno scelto le città d’arte, il mare, la montagna e la campagna. Viaggio che si trasforma anche in una opportunità per conoscere i piatti tipici delle diverse realtà territoriali, un patrimonio che riesce a contraddistinguere il Belpaese in termini di qualità e proposte.
“L’enogastronomia - sottolinea la Coldiretti - è diventata un elemento qualificante della vacanza lungo la Penisola che può contare sull’agricoltura più green d’Europa”. Un tesoro che conta “5.450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con 86.000 aziende agricole biologiche, 25.000 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10.000 agricoltori in vendita diretta, con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino o dell’olio”.
Una ricchezza che spinge anche i piccoli borghi con meno di 5.000 abitanti dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali, secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche. Senza dimenticare, continua la Coldiretti, il boom delle 25.400 aziende agrituristiche italiane che sono in grado di offrire un potenziale di più di 294.000 posti letto e 532.000 coperti per il ristoro e quasi 2.000 attività di fattoria didattica per i più piccoli, secondo Terranostra. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato.

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