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RESILIENZA

Dal fango al suolo produttivo, così il cibo e il vino aiutano l’Emilia-Romagna alluvionata

La “Food Valley” italiana si rimbocca le maniche, con tanti eventi nel territorio più ricco di Dop e Igp, e la solidarietà del turismo enogastronomico

Maggio 2023, giugno e settembre 2024. Tre alluvioni in poco più di un anno in Emilia-Romagna per una popolazione che, ancora una volta, si ritrova a rimboccarsi le maniche per pulire case e strade dal fango e fare la conta dei danni. Secondo i dati diffusi dalla Regione, sono 600 le persone ancora sfollate contro le 2.000 segnalate alla fine della settimana scorsa con i lavori di ripristino che sono (di nuovo) appena iniziati: in totale sono stati aperti dieci cantieri urgenti, con un investimento di 23 milioni di euro. I danni al territori preoccupano, al pari delle perdite stimate per il comparto agricolo nella Regione che è la Food Valley italiana: tra Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Culatello di Zibello, e molte altre importanti produzioni, l’Emilia-Romagna vanta il primato in Italia per numero di Dop e Igp. In totale sono 44, per un valore del comparto pari a 34 miliardi di euro, seconda voce dell’export regionale per oltre 11 miliardi di euro. Ed è anche dalle produzioni di qualità che, secondo WineNews, può ripartire lo slancio della Regione ferita, e dalla solidarietà che, ove possibile, arriva dal turismo enogastronomico, tra i settori più redditizi, e che anche per i prossimi mesi punterà molto sugli eventi legati al wine & food.
“Il vino romagnolo, in particolare il Sangiovese, non è solo un prodotto di qualità, ma un simbolo della nostra identità e della nostra storia. Ogni bottiglia racconta il legame profondo tra il vitigno e il territorio, un legame che si riflette nella passione e nell’impegno dei nostri viticoltori. Siamo convinti che eventi come questo siano determinanti per promuovere e far conoscere sempre di più il vino romagnolo, laddove la partnership con la ristorazione, soprattutto quella regionale, è fondamentale per l’affermazione dei nostri vini e per riconoscersi orgogliosamente nelle tipologie del territorio. Il nostro obiettivo è di portare la Romagna del vino ai vertici, come merita”, spiega Roberto Monti, presidente del Consorzio Vini di Romagna in vista di “Vini ad Arte - Anteprima Romagna Sangiovese”, l’evento di punta dedicato agli operatori del settore Ho.Re.Ca., che avranno la possibilità di incontrare oltre 60 aziende e 400 vini, che incarnano la diversità e la ricchezza della Romagna, dalla costa riminese alle colline dell’imolese, il 30 settembre, all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Novità, un seminario per i ristoratori, condotto da Roberto Gardini, già primo Sommelier d’Italia, con abbinamento al food, grazie alla presenza di specialisti della gastronomia emiliano-romagnola e non solo.
Anche la “Star Revelation” della Guida Michelin 2025 tornerà di scena in Emilia-Romagna, dopo le edizioni in Franciacorta, il 5 novembre al Teatro Pavarotti a Modena (dove è già ufficiale la riconferma delle tre stelle per l’Osteria Francescana di Massimo Bottura. E Modena dove, il 20 e il 21 ottobre (a ModenaFierE), torna la “Champagne Experience” 2024, il più importante evento per gli operatori del settore e gli appassionati nel Belpaese dedicato alle bollicine più prestigiose al mondo ed alle loro maison icona, firmato Società Excellence, realtà che riunisce 21 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza. Nell’attesa, metti un giorno in compagnia dell’Aceto Balsamico: succederà domani con le “Acetaie Aperte” 2024 in tutta la provincia di Modena, l’evento organizzato da Terre del Balsamico, Consorzio costituito dai Consorzi dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, con visite guidate e degustazioni, in purezza o in abbinamento ad altre specialità del territorio, ma anche tanti appuntamenti collaterali che permetteranno ai visitatori di soddisfare la propria curiosità e scoprire altresì le bellezze paesaggistiche della Food Valley. Con 7.000 bambini in cucina insieme agli chef stellati, il 5 e il 6 ottobre al Club La Meridiana, sempre a Modena, è tempo, invece, di “Cuochi per un giorno”, il Festival nazionale per piccoli chef under 13, unico in Italia che coinvolge i più piccoli per trasmettere in modo semplice, ludico e stimolante la passione, le tecniche e le tradizioni legate alla cucina italiana. Grandi chef come Luca Marchini, Andrea Medici, Galileo Reposo, Angelica Lodi e Andrea De Bellis guidano i piccoli cuochi nella preparazione di decine di ricette, dagli antipasti ai dolci, e non mancano volti noti ed esperti di enogastronomia come Alice Agnelli, in arte “A Gipsy in the Kitchen”, e la dietista Verdiana Ramina. E parte del ricavato andrà a Dynamo Camp, il luogo di vacanza per bambini con gravi patologie.
In tutti i Musei del Cibo della Food Valley di Parma è un “Settembre gastronomico”, tra degustazioni, laboratori e incontri, dal Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano al Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, dal Museo della Pasta a Collecchio al Museo del Culatello di Zibello all’Antica Corte Pallavicina, “regno” dello chef Massimo Spigaroli, dal Museo del Pomodoro di Collecchio al Museo del Tartufo di Fragno, dal Museo del Fungo Porcino di Borgotaro al Museo del Vino di Sala Baganza, fino al nuovo Museo del Salame di Felino che sarà inaugurato il 12 ottobre.
Le etichette di 19 cantine del Consorzio Vini Colli Bolognesi, il 6 ottobre, saranno a Palazzo Re Enzo a Bologna per il “Festival del Tortellino”, organizzato dall’associazione Tour-Tlen. Un’occasione per scoprire nel cuore di Bologna le produzioni vinicole che nascono sulle pendici del capoluogo emiliano, dal Colli Bolognesi Pignoletto Docg agli altri bianchi e ai rossi del territorio, come Barbera e Rosso Bologna Colli Bolognesi Doc. A Bologna ha aperto le porte anche “Grand Tour Italia”, il nuovo Parco che celebra la biodiversità culturale e gastronomica delle 20 Regioni italiane, tra cibo, arte, tradizioni e intrattenimento, in un ambiente che fonde educazione, divertimento e sostenibilità, con partner come Scuola Holden, Coldiretti e Slow Food. La Fivi-Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha lanciato la nuova edizione del “Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti” 2024, il 24 e il 25 novembre, confermando la nuova location di BolognaFiere. Dove, dal 23 al 25 febbraio 2025, tornerà anche “Sana Food”, il Salone internazionale del biologico e del naturale n. 36, in contemporanea, per la prima volta con “Slow Wine Fair”, l’evento dedicato ai vini buoni puliti e giusti della Slow Wine Coalition con Slow Food e Slow Wine.
“Borgo diVino in tour”, promosso dall’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” farà tappa a Brisighella (4-6 ottobre), mentre lungo la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena“Nunc Est Bibendum” è un aperitivo con intrattenimento teatrale sul vino e degustazione dei migliori vini locali, di scena il 12 ottobre nella splendida Corte Malatestiana a Longiano.
Intanto, fino al 31 ottobre, Casa Artusi a Forlimpopoli, patria del “padre” della cucina italiana Pellegrino Artusi, ospita la mostra “Gusto! Gli italiani a tavola. 1970-2050”, curata dagli storici Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, prodotta e ideata da M9 - Museo del Novecento Venezia Mestre. Casa Artusi che, nei giorni, è stata riconosciuta “Casa degli illustri” dalla Regione Emilia-Romagna, con la consegna della targa ufficiale. “L’inserimento di Casa Artusi tra le tante illustri del nostro paese - ha detto la presidente Laila Tentoni - gratifica e onora tutti coloro che quotidianamente lavorano per diffondere l’opera del “padre” della lingua e della nostra cucina in Italia e nel mondo. Non solo, questo riconoscimento della Regione Emilia-Romagna ci offre la possibilità di realizzare un aggiornamento del percorso museale per rendere ancora più efficace il racconto di una storia bellissima”.

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