C’è il più grande produttore di nocciole del Regno Unito, Allens Farm, con le sue 2.700 piante, ma anche un piccolo produttore di succo di mela, Sandringham Apple Juice, che usa solo le mele prodotte nei suoi 12 ettari, così come uno dei principali gruppi del vino e degli alcolici al mondo, la Martini, che dal Piemonte ha conquistato la miscelazione internazionale. Tanta è la varietà dei produttori del food & beverage che hanno meritato il “Royal Warrant”, l’onorificenza conferita dalla Famiglia Reale Britannica a un’attività commerciale che abbia svolto, o che svolga tuttora, servizi per la Corona Inglese.
A nome di sua Sua Maestà la Regina (non solo Elisabetta II, ma anche le sue precedessore) ne sono stati conferiti 100, a nome del Principe del Galles 11, e pochissimi sono quelli condivisi, tra cui spicca Berry Brothers & Rudd, storico merchant di wine & spirits londinese fondato nel lontano 1698, e fornitore della Casa Reale sin dal 1903, nel regno di Edoardo VII.
In ambito food & beverage, però, c’è chi rifornisce la Famiglia Reale Britannica addirittura dal 1837: il mitico tè Twinings, ossia il primo negozio al mondo di tè, nato nel 1706, ed oggi conosciuto ed esportato in tutto il mondo, che ha ha ricevuto il Royal Warrant come fornitore ufficiale dalla regina Vittoria. Poco dopo, nel 1850, è il turno del più antico produttore di formaggi del Regno Unito: Paxton & Whitfield, che acquista, affina e distribuisce formaggi da tutta la Gran Bretagna e dall’Europa sin dal 1797.
Pezzi di gastronomia della Gran Bretagna che, con la loro storia, raccontano i cambiamenti di un Paese e della società. Piccole botteghe diventate multinazionali, ma anche multinazionali, come la Kellog’s che, con i suoi fiocchi d’avena, una volta sbarcata sul mercato britannico è subito entrata nelle grazie della Corona. Diversa, invece, la storia delle salse HP Sauces, scelte nel 1951 e finite poi a far parte del colosso Heinz. E poi, la Schweppes, ossia la più popolare delle acque toniche, nata addirittura nel 1783 e che ha ha ricevuto il Royal Warrant nel corso del secolo successivo, ben prima di diventare un prodotto globale, specie con il boom dei consumi di Gin Tonic.
A proposito di Gin Tonic, nella lista dei Royal Warrant se ne contano un paio: lo “Jupiner Green Organic Gin”, prodotto di punta del fornitore London & Scottish International, ed il Gordon’s, che pare fosse il preferito dalla Regina Elisabetta II, produttore anche del Tanqueray. Immancabile, come è giusto che sia nella corte più importante al mondo, lo Champagne, ossia la bevanda che vanta il maggior numero di Royal Warrant, tutti a marchi assolutamente iconici, come Bollinger, G. H Mumm, Krug, Lanson, Laurent-Perier, Louis Roederer, Moët & Chandon, Veuve Clicquot e Pol Roger. E ancora, produttori di cioccolata, pasticcerie, groceries store, whisky, aziende agricole, acque minerali, Sherry, Porto, forni, produttori di carne, biscottifici: un vero e proprio regno di eccellenze gastronomiche che possono vantare l’onorificenza della Famiglia Reale britannica.
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