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Dalla vigna alla sala, con spontaneità: il 21 maggio Falesco celebra la fioritura, con il primo atto di “Intreccci”, la scuola di formazione dedicata alla sala lanciata dalle cugine Cotarella, tre grandi maestri di sala ed un pranzo tra i filari

C’è un momento, nel ciclo vegetativo della vite, che passa quasi in secondo piano, tanto passa veloce: quello della fioritura, che segna, simbolicamente, l’inizio della prossima vendemmia.“A Bordeaux - racconta a WineNews Dominga Cotarella, responsabile marketing di Falesco e Famglia Cotarella - si celebra la Festa della Fioritura, e quest’anno (il 21 maggio, ndr) lo faremo anche noi, per festeggiare un momento di “spontaneità” del vigneto, la stessa spontaneità che, nella mia idea, dovrebbe esserci sempre in sala”. Ecco il fil rouge che terrà insieme, tra i filari dell’azienda, al confine tra Umbria e Lazio, tra Montecchio e Castiglione in Taverina, la fioritura ed il primo atto ufficiale di “Intreccci”, con le tre “C” di Cultura, Conoscenza e Coraggio, la scuola di formazione dedicata alla sala dalle tre cugine Cotarella (al fianco di Dominga, la figlia di Riccardo, infatti, ci sono anche Marta ed Enrica, figlie di Renzo, amministratore delegato di Antinori).

“In vigna come in sala - spiega ancora Dominga Cotarella - sembra che tutto proceda spontaneamente, ma non è affatto così: dietro c’è un grande lavoro, e per raccontarlo abbiamo invitato tre dei più grandi maestri di sala del mondo, tutti da ristoranti tre stelle Michelin di diverse parti del mondo”. Al convegno su “La Spontaneità in vigna, in sala e nel piatto”, infatti, insieme ad Attilio Scienza, professore di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano, Enzo Vizzari, direttore delle guide de L’Espresso, Fiammetta Fadda, giornalista enogastronomica, ci saranno Marco Reitano, presidente dell’“Associazione Noi di Sala” e sommelier de La Pergola dell’Hilton di Roma, Silvano Giraldin, general manager del ristorante Le Gavroche di Londra e Antonio Begonja, general manager del ristorante Per Se di New York, moderati dal giornalista e vigneron Bruno Vespa.

Sarà il modo per lanciare “Intreccci”, finalmente al via, con una formula rivista rispetto a quanto raccontato qualche mese fa (https://goo.gl/eiyiHw). “Siamo convinte che il benvenuto venga prima del buon appetito, e che oggi si dia troppa importanza alla cucina e troppo poca alla sala, per questo abbiamo pensato ad un programma di 6 mesi più 6, in un’ottica diversa, in cui la cucina lavora al servizio della sala”. Dopo la visita guidata della scuola, appuntamento tra i filari fioriti del vigneto Marciliano, per il pranzo a “otto mani” degli chef Alessandro Dal Degan (La Tana, Asiago), Fabrizia Meroi (Ristorante Laite, Sappada), Davide Caranchini (Ristorante Materia, Como) e Giuseppe Iannotti (Kresios Ristorante, Telese Terme), che interpreteranno il tema della “spontaneità” attraverso un piatto, utilizzando le erbe spontanee del territorio.

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