Dallo scienziato tedesco Jürgen Tautz, considerato il massimo studioso mondiale di api, che presenterà le sue ultime e sconvolgenti scoperte, alla professoressa che spiegherà come le api possono “insegnare” la matematica, fino alla testimonianza di chi ha varato un’azienda apistica che si avvale dell’energia fotovoltaica: sono solo alcune delle curiosità in scena al Congresso dell’apicoltura italiana, a Chianciano Terme, dal 2 al 7 febbraio.
L’appuntamento più importante del settore, oltre a tracciare lo “stato dell’arte” del situazione italiana - oltre 50.000 apicoltori, che possiedono 1,1 milioni di alveari ed una popolazione di 55 miliardi di api - prevede una serie di interventi singolari. In primo piano la presenza del biologo tedesco Jürgen Tautz, il più famoso esperto al mondo di api: dopo aver dedicato tutta la sua vita a questi insetti, Tautz è giunto a ipotizzare teorie sconvolgenti, ovvero l’innovativa visione dell’alveare come una sorta di “super-organismo”, con capacità e complessità di pensiero equiparabili a quelle dei mammiferi. Secondo Tautz, l’insieme delle api può apprendere, far di conto e modificare i propri comportamenti in relazione con l’ambiente e i suoi cambiamenti. Al congresso di Chianciano, Jürgen Tautz - che si è conquistato il quinto posto nella classifica dei biologi comportamentali più citati del mondo - esporrà al pubblico le sue ultime scoperte.
Una ulteriore dimostrazione dell’intelligenza delle api arriva dalla professoressa Gemma Gallino, che, attraverso un originale laboratorio con bolle di sapone e plastilina, spiegherà come questi insetti siano i migliori “architetti” che si trovano in natura, capaci di risolvere problemi difficili - di volume, di spazio e così via - istintivamente e con poche risorse, e, soprattutto con un materiale semplicissimo: la cera, che le api stesse producono in fogli sottilissimi per costruire i favi dove depositare raccolto e covate, a forma di prisma con celle esagonali e a fondo cuspidato, senza il minimo spreco di materiale e di superficie.
Ma a Chianciano sarà illustrata anche l’esperienza di un’azienda apistica che si avvale dell’energia fotovoltaica: Luca Bonizzoni, apicoltore e presidente dell’Associazione Apicoltori Professionisti Italiani, ha varato, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici che producono l’energia necessaria a far funzionare i macchinari necessari all’estrazione del miele e ai fabbisogni di luce ed elettricità, un’attività a totale impatto zero sull’ambiente. Sfruttando l’energia del sole, la sua azienda è adesso totalmente auto-sufficiente dal punto di vista energetico. Un ulteriore passo in avanti per un’attività, l’apicoltura, che già di per sé è tra le più “pulite”. Le api infatti, sensibilissime sentinelle ambientali, sono considerate un vero e proprio termometro del benessere della natura: miliardi di prelievi quotidiani di diverse qualità di matrici - aria, nettare, acqua, polvere, polline e propoli - le rendono più efficienti di qualsiasi umana agenzia ambientale.
Il fatto - Rai3: api e killer delle api
E’ andato in scena la trasmissione Rai “Ambiente Italia” il 30 gennaio sulla salute delle api: con importanti contributi di Giorgio Celli, Rete Apenet, Regione Toscana, Unaapi e Conapi. L’interessante trasmissione televisiva “Ambiente Italia”, curata da Beppe Rovera e Carlo Cerrato, è stata dedicata a sviluppo sostenibile e anno della biodiversità. Rispetto al sempre più intollerabile impatto dell’agricoltura industriale su api e insetti utili sono intervenuti l’etologo Giorgio Celli, Claudio Del Re della Regione Toscana, Marco Nocci (Conapi) e Duccio Pradella di Unaapi. La trasmissione è visionabile a (le interviste su api e agricoltura sono al minuto 37 Giorgio Celli; Marco Nocci, Duccio Pradella e Claudio Del Re al minuto 49): http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fd191816-593c-4946-9f59-a5b4f5e4530f.html
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