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BUONI PASTO

Decreto “Sblocca Cantieri”, sul tavolo anche la revisione dei sistemi di appalto dei buoni pasto

“Primo passo verso la revisione di un sistema che non funziona; ora serve la norma”: così Fipe, Fida, Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd Conad
BUONI PASTO, DECRETO SBLOCCA CANTIERI, Non Solo Vino
Sul tavolo del Decreto “Sblocca Cantieri” anche la riforma del sistema di appalti dei buoni pasto

“Si tratta di un primo passo verso la revisione di un sistema che non funziona; ora occorre che questa buona volontà diventi norma. Chiediamo, pertanto, che le Istituzioni si facciano carico delle aspettative di centinaia di migliaia di imprese, che diano loro un segnale concreto in risposta ai danni economici subiti finora da un settore vitale per l’economia del Paese. Se ciò non dovesse accadere occorre che il Governo si assuma le proprie responsabilità convocando con urgenza un Tavolo per definire la riforma complessiva del mercato dei buoni pasto”. Con queste parole Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Fida-Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione, Federdistribuzione, Ancc-Coop, l’Associazione Nazionale Delle Cooperative Di Consumatori e Ancd Conad-struttura politico-sindacale delle Cooperative aderenti al Consorzio Nazionale Conad prendono una (dura) posizione in merito alla questione dei buoni pasto. “Il mercato dei buoni pasto - continuano le associazioni - per come è stato gestito fino ad oggi ha portato a una complessa e grave situazione, una giungla di gare al ribasso che hanno permesso a imprenditori improvvisati di competere al fianco di realtà che operano con correttezza pur nell’ambito di un sistema oramai malato, il tutto a discapito delle migliaia di imprese che forniscono il servizio sostitutivo di mensa a milioni di lavoratori”. Per questo, la proposta avanzata da alcuni senatori della maggioranza di Governo in sede di conversione del dl Sblocca Cantieri, che prevede la revisione del sistema di gara per l’assegnazione dei buoni pasto è, per le associazioni di categoria che si sono unite nella protesta, il segnale che la politica si è accorta della situazione, e sembra essere un passo avanti verso la risoluzione. Se la proposta dei senatori dovesse essere accolta, le gare d’appalto saranno aggiudicate sulla base della qualità complessiva del servizio e non del solo sconto praticato alla Pubblica Amministrazione, come invece è adesso.

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