“Diamo ufficialmente il benvenuto all’Ucraina come Paese dell’Oiv n. 49”: è un segnale forte, legato a quel vino che unisce, e con il quale brinda ad una auspicata pace, quello dato dall’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino guidata dal professor Luigi Moio. Che nel Congresso Internazionale in Messico, ha riaccolto nell’“Onu del vino” un’Ucraina devastata dalla guerra, ma che è anche importante e storico Paese produttore di vino. Che prima del conflitto contava 41.800 ettari di vigneti, per una produzione intorno ai 660.000 ettolitri. E dove il vino potrebbe diventare uno dei simboli di rinascita, dopo il conflitto, di cui tutti auspicano una rapida conclusione, a cui brindare.
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