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Dopo i molti studi che hanno sottolineato i benefici per la salute degli antiossidanti del vino rosso, arrivano le applicazioni pratiche: allo studio negli Usa un prototipo di stent che rilascia resveratrolo e quercetina nelle arterie dei pazienti

Che il vino, se consumato in moderazione, generi benefici per la salute dell’uomo è un dato sottolineato dai tanti studi scientifici che, nel corso dei decenni, hanno analizzato l’effetto dei composti chimici presenti nel nettare di Bacco sulla salute umana, particolarmente per una delle famiglie di patologie più letali per gli abitanti del mondo avanzato, le malattie cardiovascolari. Non è quindi del tutto una sorpresa - ma senz’altro un dato degno di nota - il fatto che un team di ricercatori statunitensi sta mettendo a punto un prototipo di strumento medicale per la chirurgia vascolare che fa di sostanze come resveratrolo e quercetina, due tra i composti antiossidanti presenti nel vino rosso, la sua ragion d’essere.
Nello specifico, come riportato dal britannico “The Independent” (www.independent.co.uk), il team capitanato da Tammy Dugas, Professoressa di Scienze Biomedicali Comparate presso la Louisiana State University, sta mettendo a punto uno “stent” che rilascia le due sostanze durante un intervento di angioplastica, ovvero l’inserimento di un catetere all’interno di un vaso sanguigno per contrastarne il restringimento, spesso dovuto al formarsi di placche: si tratta, all’atto pratico, di quella piccola rete cilindrica che viene inserita a mo’ di sostegno nel vaso dopo l’intervento, e che nella sua forma attuale può talvolta creare nuovi restringimenti.
L’aggiunta di resveratrolo e quercetina, che verrebbero rilasciati gradualmente nell’area coinvolta, secondo Dugas aiuterebbe maggiormente la ripresa del paziente, riducendo il rischio di infiammazioni e di formazione di nuove placche nel lungo periodo.

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