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UN NUOVO MUSEO PER IL VINO

Dopo il lancio del “MuVin”, l’Eco-Museo Internazionale del Vino di Verona, nasce la Fondazione

Sarà un percorso esperienziale-educativo nella città di “Vinitaly” (alle Gallerie Mercatali) e nel Veneto Regione italiana n. 1 per produzione di vino

Un museo 4.0, strutturato su percorsi esperienziali con focus sulle eccellenze dei vitigni italiani ed internazionali, sui cambiamenti climatici che ne influenzano la crescita, sui processi di trasformazione dell’uva in vino, sulle tipologie dei vini e sulle tecnologie green per la loro produzione. Ma pensato per accogliere anche presentazioni temporanee di vini italiani e internazionali, eventi culturali in cui il vino incontra la musica, l’arte, la letteratura e la scienza, proposte educative e laboratori per i più giovani, ma anche approfondimenti per esperti ed ateliers esperienziali tematici, dal vino degustato nella “wine & food court” a quello raccontato dai suoi protagonisti e dai letterati nella “Biblioteca-Libreria dei Vini”. Nasce a “Vinitaly 2022” la Fondazione che supporterà la nascita del “MuVin”, l’Eco-Museo Internazionale del Vino di Verona, “battezzata” dal Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e dall’ad Enit - Agenzia Nazionale del Turismo Roberta Garibaldi e presentata dal Comitato promotore guidato dal professor Diego Begalli, direttore del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona. E che nascerà nella città considerata la “capitale” italiana del vino con vocazione internazionale grazie a “Vinitaly” e Veronafiere, e nel Veneto che è la prima Regione d’Italia per produzione di vino, stesso primato che anche la città scaligera detiene tra i territori del vino italiano.
La Fondazione che porterà alla nascita del nuovo Museo del vino italiano nelle Gallerie Mercatali di Verona, avveniristico esempio di archeologia industriale italiana (che ospitano “OperaWine”, il prestigioso prologo di “Vinitaly” con il tasting delle cantine icona d’Italia selezionate dal magazine Usa “Wine Specator, e non solo, ndr) , con l’obbiettivo di supportarne la realizzazione, sarà aperta alla partecipazione di enti, imprese, società, o gruppi di persone, e verrà istituita entro fine maggio, proseguendo un percorso che ha preso il via nel 2019 quando la Regione Veneto ha varato la legge per l’istituzione degli eco-musei del vino (L.R. n. 17 del 16.05.2019, art. 27 comma 2) .
“Il vino è una componente fondamentale dell’offerta turistica e in Italia abbiamo la fortuna di avere produzioni di eccellenza ma anche cantine bellissime da visitare - ha detto il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia - la vera innovazione è che con il Museo del Vino, Verona diventerà un hub per tutto il Paese ed in particolare per il settore dell’enoturismo italiano ed è quindi un progetto che ha le gambe per correre e che sposiamo ben volentieri al 100%, perché l’Italia ha bisogno di qualità e organizzazione. Abbiamo l’idea di realizzare in Italia musei iconici del gusto che nel resto del mondo sono già un’attrazione potente ed in questo senso è ottima l’idea di realizzare il Museo della Pizza a Napoli, così di un Museo del Vino proprio a Verona. C’è una voglia di Italia pazzesca nel mondo e anche gli italiani hanno un gran voglia di muoversi, quindi dobbiamo guardare al futuro con grande ottimismo perché il Museo del Vino intercetterà questa nuova voglia di turismo”. Per Roberta Garibaldi, ad Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, “i musei del gusto affiancano all’azione di tutela ed interpretazione del patrimonio enogastronomico una funzione turistica come la Citè du Vin di Bordeaux, rinomato Museo della cultura del vino, che accoglieva prima della pandemia una media di oltre 400.000 visitatori l’anno. La valorizzazione dei musei del gusto può concorrere a creare ulteriore valore per il territorio perché possono diventare hub poli-funzionali che favoriscono la scoperta del nostro Paese, strumenti privilegiati di informazione per un turista sempre più orientato verso un’offerta capace di mettere in rete le ricchezze enogastronomiche e culturali”. “Stiamo lavorando ad un format innovativo, una piattaforma multidimensionale che prevede molte altre iniziative ed attività legate al museo che andranno a coniugare al meglio ciò che oggi troviamo nelle altre due realtà mondiali del settore, Bordeaux ed Adelaide. Un progetto che farà di Verona un brand di riferimento per il vino italiano nel mondo” ha concluso il professor Begalli.
Tempi di realizzazione? Trenta mesi, “un cronoprogramma realistico” ha detto il Ministro Garavaglia.

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