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DOPO L’AUMENTO DEL 20% DEI FONDI PER GLI APICOLTORI DECISO DALL’UNIONE EUROPEA, ANCHE IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN SBLOCCA 3,3 MILIONI DI EURO A FAVORE DELL’APICOLTURA ITALIANA

“La tutela e la salvaguardia del patrimonio apistico nazionale rappresentano per me una questione prioritaria. Ecco perché mi sono subito attivato per recuperare i fondi destinati alle organizzazioni degli apicoltori. Dopo un lungo percorso amministrativo e contabile, siamo riusciti a recuperare l’intera dotazione di 3,3 milioni di euro - 1,1 milioni per ciascuno degli anni 2004, 2005 e 2006 - e a metterla a disposizione del settore apistico”: così il Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan annuncia di aver sbloccato gli aiuti destinati al settore apistico in Italia, che vale 2,5 miliardi di euro all’anno.

Un’altra bella e importante notizia per le api, il cui ruolo di impollinazione è fondamentale per l’ambiente e per l’agricoltura tutta, dopo la decisione da parte dell’Unione Europea di aumentare del 20%, per il periodo 2011-2013, i fondi a favore degli apicoltori, per co-finanziare i progetti dei 27 Paesi Ue.

In Italia, la Legge 313/04 (disciplina dell’apicoltura) aveva messo a disposizione 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2004, 2005 e 2006, di cui 0,9 milioni di euro (sempre per ciascuno degli anni) a favore delle Regioni e delle Province autonome, e 1,1 milioni di euro (per ciascuno dei tre anni considerati) in favore degli apicoltori, tramite le loro associazioni. Mentre le risorse destinate alle Regioni sono state interamente erogate, quelle in favore delle associazioni di apicoltori sono rimaste inutilizzate a causa di un contenzioso che ha bloccato per anni la procedura di erogazione dei fondi.

Ora, i fondi sbloccati dal Ministero dovranno essere utilizzati per realizzare azioni di assistenza tecnica, formazione, promozione, ricerca e sviluppo. Per il Ministro Galan, tali iniziative consentiranno, nel breve e medio periodo, l’attivazione di significative sinergie tra gli apicoltori, gli enti di ricerca e le organizzazioni nazionali apistiche, specie in riferimento alla rete di monitoraggio nazionale in apicoltura, già attivata con il progetto Apenet e alla futura anagrafe apistica nazionale.

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