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“DOPO L’EOLICO, LA MINACCIA È IL FOTOVOLTAICO, CHE SOSTITUISCE LE COLTURE AGRICOLE POCO REDDITIZIE E DISTRUGGE IL PAESAGGIO”. PAROLA DI SGARBI. “SERVE UN INTERVENTO POLITICO FORTE”

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Il fotovoltaico sbarca in forze in campagna

“Serve un intervento forte della politica perché l’agricoltura possa sopravvivere in zone difficili dove si tolgono vigneti e frutteti per far posto a pannelli fotovoltaici, in nome di un reddito che distrugge il paesaggio”. Parola di Vittorio Sgarbi, critico d’arte e sindaco di Salemi, che ancora impegnato nella battaglia contro le torri eoliche poste in luoghi in cui “non servono a nulla e distruggono il paesaggio”, si lancia anche in quella contro il fotovoltaico che, soprattutto nel Meridione, in Sicilia e in Puglia sta sostituendo le colture agricole poco redditizie. “Il problema è che per esempio, un produttore di arance di Ribera, le più pregiate, in un anno guadagna 20.000 euro, il che vuol dire che quel prodotto dell’agricoltura non è valutato come si deve”.

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