L’alluvione in Emilia Romagna è stata una catastrofe senza precedenti, ha coinvolto 100 comuni e causato più di 1.000 frane. I danni al territorio, alle aziende agricole e agli allevamenti sono preoccupanti, soprattutto nell’area romagnola, epicentro della tragedia e sede di molte aziende del vino. Uno scenario doloroso, in cui il mondo enoico si è subito attivato per dare il suo contributo, con due iniziative in ambito regionale. L’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna ha devoluto alimenti e beni di prima necessità alle aree colpite in collaborazione con l’Associazione “NO SPRECHI ODV” di Imola. Inoltre è stato avviato un dialogo con Emil Banca, tra le prime banche di credito cooperativo nazionale, una collaborazione nata per agevolare il credito alle aziende agricole tramite finanziamenti su misura, anticipi di liquidità, agevolazione dei tassi e dei tempi di erogazione del credito.
Le preoccupazioni e le sfide per il comparto agricolo non si limitano alla ricostruzione. Le aree vitate hanno subito considerevoli danni e la produzione è a rischio. In aggiunta alle violente piogge, l’innalzamento delle temperature post alluvione sta favorendo lo sviluppo di peronospora e oidio, complice la mancata somministrazione dei trattamenti fitosanitari. Diventa importante, quindi, “monitorare le vigne in modo da limitare i danni causati da questo disastro climatico. Enoteca Regionale c’è e anche la Regione e l’Assessorato all’Agricoltura, in cui riponiamo grande fiducia e li ringraziamo per quanto fatto finora”, ha detto il presidente Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Davide Frascari, che non si ferma neanche sul fronte della promozione. Il 21 giugno sarà a Parigi, con il Consorzio del Lambrusco, per festeggiare i 50 anni della denominazione, e, dal 25 al 27 giugno, parteciperà al Fancy Food di New York, dove, nella settimana dedicata alla cucina dell’Emilia Romagna, promuoverà i vini del territorio.
Nel solco del rilancio e della resilienza anche “Wein Tour Cattolica”, con l’edizione 2023, da domani al 4 giugno, che porta sulla Riviera Romagnola 54 singoli produttori e consorzi territoriali, con l’obiettivo di promuovere la scelta di vini regionali questa estate in Riviera per brindare, e affinché anche ristoranti e hotel propongano ai loro clienti le etichette del territorio. La kermesse coniuga vino e cultura gastronomica, portando l’entroterra al mare in un legame continuo fra il territorio e le strutture ricettive della riviera, per tre giorni di passeggiata enogastronomica in cui i produttori emiliano romagnoli presenteranno e proporranno in degustazione i loro calici, con un focus speciale sul Metodo Classico che anche in Emilia-Romagna è in grado di esprimere interessanti eccellenze nel panorama italiano delle bolle, tra Chardonnay, Pinot Nero, Lambrusco e Pignoletto.
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