Dopo Rocca di Frassinello, Renzo Piano regala un’altra perla al mondo del vino: in Provenza, a Château La Coste, dove il vino incontra da sempre l’arte, l’archistar firma un padiglione incastonato tra i filari, dedicato alle esposizioni fotografiche

Non è una cantina, ma un padiglione permanente, incastonato tra i vigneti, pensato per ospitare mostre di fotografia: Renzo Piano regala un’altra perla al mondo del vino e, dopo la cantina di Rocca di Frassinello in Maremma, sbarca in Provenza, a Château La Coste, azienda che fa del suo rapporto con l’arte la propria cifra stilistica. Accanto ai filari, infatti, accoglie un campus di 200 ettari dedicato all’arte contemporanea, dove negli anni hanno trovato spazio le opere di grandi artisti ed architetti contemporanei, da Tadao Ando a Louis Bourgeois, da Frank Gehry a Jean Nouvel, fino all’icona dell’avanguardia cinese antigovernativa Ai Wewei, in mostra fino al 17 giugno (www.chateau-la-coste-com).
Quello di Renzo Piano è uno spazio espositivo “nascosto” sei metri sotto terra, la struttura, di 285 metri quadrati, è in calcestruzzo, mentre le facciate sono di vetro, ed il tetto è coperto da una struttura metallica a cui sono fissate “delle vele - spiega lo stesso Renzo Piano al web magazine di architettura “Designboom” (www.designboom.com) - per riprendere il layout grafico dei filari, così da integrare il concetto grafico della vela all’interno del vigneto”. Vi si accede attraverso una lunga rampa che solca i vigneti, con l’illuminazione naturale protagonista assoluta della galleria espositiva, che occupa 160 metri quadrati, ed attualmente ospita la sua prima mostra, “Il mare e lo specchio”, del fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto, mentre ai lati trovano spazio due piccole cantine di affinamento.