Se Veronafiere, come abbiamo scritto ieri, dopo una prima conferma delle date di aprile ha deciso, di concerto con l’intera filiera del vino, di rinviare l’appuntamento con Vinitaly al 14-17 giugno (e con “Opera Wine” by Wine Spectator il 13 giugno)- con conseguente slittamento, in quei giorni, di VinNatur, che ha già annunciato il rinvio nelle stesse date, e di ViniVeri, che non ha ancora ufficializzato nulla, ma lo farà nei prossimi giorni, “abituate” ad accompagnare Vinitaly -, prendendo atto delle oggettive difficoltà dettate dall’emergenza Covid-19, che ha portato con sé un rapido mutamento del quadro - con l’Italia del Nord sempre più isolata dal resto del mondo - dalla Messe di Düsseldorf regna il silenzio: bocche cucite, in attesa di un’ufficialità delle nuove date di ProWein che ancora non arriva (i rumors parlano di giugno/luglio, ndr), ed un calendario particolarmente intenso almeno fino a metà giugno.
Intanto, Fiere Parma e Federalimentare hanno deciso di continuare a monitorare la situazione collegata alla diffusione del Coronavirus prima di prendere decisioni su Cibus, una delle più importanti fiere dedicate al settore alimentare italiano, ad ora in programma dall’11 al 14 maggio, ma che, comunque, è destinata a slittare, non si sa ancora (novità ufficiali dovrebbero arrivare lunedì, ndr) se a luglio o a settembre, come sostengono rumors sempre più insistenti. E poi c’è Macfrut, che giusto ieri, con un comunicato della Fiera di Rimini, ha confermato le date in calendario - dal 5 al 7 maggio - sulla spinta del settore ortofrutta e sull’onda della fiducia.
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