Nonostante qualche piccola recrudescenza del Covid-19 che fa, di tanto in tanto, scoppiare qualche allarme localizzato e le relative misure di contenimento, la Cina è senza dubbio uno dei Paesi in fase più avanzata nel superamento della Pandemia. Ed insieme ad una ristorazione che ormai viaggia da tempo a pieni giri, e ad una vita tornata sostanzialmente alla normalità, hanno ripreso a correre anche i consumi di vino. Lo raccontano, ad esempio, i dati delle esportazioni italiane, che, nei primi 5 mesi 2021, sono cresciute del +80% sul 2020 (dati Istat), ma anche i nuovi investimenti nella distribuzione di vino. Che, in Cina, passa per un buon 30% per l’e-commerce, canale che, in tempi di lockdown, è cresciuto esponenzialmente in tutto il mondo. E così, fa notizia il finanziamento di 30 milioni dollari ottenuto da 1919, il più grande retailer on line di wine & spirits nel paese del Dragone, come riporta il portale Vinojoy. A finanziare il portale, che ha riportato un primo semestre 2021 di grande crescita (vendite a +50%, per 399 milioni di dollari), è stata la Tianjin Runze Wuye Company, di proprità della Sunac China Holding, e questa nuova iniezione di liquidità sarà utilizzata soprattutto per rimpinguare le scorte di prodotto in vista dell’autunno, spiega la compagnia.
Un segnale di fiducia nel prossimo futuro, che arriva da una realtà, 1919.cn, che possiede oltre ad essere leader on line, posside anche oltre 1900 negozi in oltre 500 città di tutta la Cina.
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