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LETTERATURA

É dedicato ai vitigni ribelli (dal Clinton al Fragolino) il libro che ha vinto il “Premio Iolanda”

Nella sezione “Letteratura sul vino” svetta sul podio “Vini proibiti”, edito da Kellermann Editore: una storia affascinante, oggi riscoperta  

È “Vini proibiti. Clinton, Fragolino, Bacò e gli altri vitigni ribelli” edito da Kellermann Editore, il titolo che ha vinto la sezione “Letteratura sul vino” del “Premio Iolanda”, edizione n. 6, nato da un’idea della psicoterapeuta Vera Slepoj e del giornalista e “gastronauta” Davide Paolini. Il libro di Michele Borgo e Angelo Costacurta, con i contributi di Enos Costantini e Sergio Tazzer, ricostruisce la storia dei vitigni che, dato il loro basso grado alcolico, soprattutto nei periodi di guerra venivano utilizzati quasi come alimenti per la sussistenza, e che oggi stanno conoscendo un nuovo periodo di attenzione da parte degli appassionati. La premiazione andrà in scena il 23 settembre, a Santa Maria di Leuca, nel Salento.
Tra le pagine del volume i lettori sono invitati a rileggere indagini e studi biologici ed epidemiologici per cercare di comprendere la situazione sorta a partire dalla metà dell’Ottocento, quando l’avvento di tre avversità parassitarie della vite - oidio, fillossera e peronospora - ha cambiato la millenaria storia vitivinicola mondiale.
Il “Premio Iolanda” è nato nel 2017 per dare voce a quei libri di cucina che non pongono l’accento sulla cucina stellata e iper-mediatica degli ultimi anni, ma alle storie autentiche dei personaggi e dei prodotti: “Noi vogliamo scoprire la vera anima della cucina” spiega Davide Paolini.
Non a caso, il Premio è intitolato alla signora Iolanda Giaccari, cuoca di 88 anni che continua, dall’età di 7 anni, a fare le sue orecchiette nella trattoria Iolanda di Lucugnano, paese de Salento a poca distanza da Santa Maria di Leuca. Aggiunge Vera Slepoj: “il Premio Iolanda promuove, per la prima volta, la letteratura sui libri di cucina e ricette, uscendo un po’ dallo schematismo mediatico di una cucina rarefatta e quasi “fashion”, avulsa dalla sua storia e dalla tradizione”.

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