Una vera e propria summa della nostra storia culinaria: con “Coquus - Antologia ragionata di 500 anni di cucina italiana” (Giunti Editore, in uscita ad ottobre, pp. 704, prezzo di copertina 39 euro), Beniamino Vignola presenta un repertorio di ricette che nasce da un fatto paradossale. Nella ricca “babele” della cucina italiana, straordinariamente spettacolarizzata ormai da anni dalla televisione, sono solo tre i grandi ricettari storici in libreria: “Il cucchiaio d’argento” (1950), “Il talismano della felicità” (1925) e ovviamente l’Artusi (nelle mani dei professionisti piuttosto che delle casalinghe).
Lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari scrive nella prefazione: “un libro eretico, che mette la storia all’angolo e ricostruisce un linguaggio culinario che, pur cambiando di continuo, da tanti secoli accomuna gli italiani”. In questo repertorio, tratto dai nostri primi cinquecento anni (1450-1950), la scelta è caduta su ricette realizzabili e che fossero ancora “moderne” e utilizzabili. Ci sono quelle di Maestro Martino o Bartolomeo Scappi (opportunamente trascritte) così come tantissime altre provenienti da Stefani, Corrado, Vialardi e tanti altri. Una raccolta inedita, di grande valore storico, ma anche e soprattutto un libro da usare, idealmente un po’ macchiato di sugo piuttosto che di fioriture di polvere.
L’autore ha un passato da ispanista, è stato coordinatore per la letteratura spagnola e ibero-americana dell’Enciclopedia Europea (Garzanti) e ha fondato e diretto per vent’anni la casa editrice Theoria. Questo è il suo primo lavoro da storico della cucina.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024