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E’ POSSIBILE ASSAGGIARE UN MARSALA DEL 1932 E MAGARI COMPRARNE ANCHE UNA BOTTIGLIA? SÌ, E’ “ORA DA RE” E LO RESTITUISCE ALL’ATTENZIONE DEGLI APPASSIONATI “LA CANTINA DEI FEUDI”

E’ la “Cantina dei Feudi” (con sede a Palazzago, in provincia di Bergamo) a restituire al mondo del vino “Ora da Re”, un Marsala del 1932, così ribattezzato da Luigi Veronelli, che lo riscoprì nel 1985.
La degustazione (info: Manuela Cucchi, canfeudi@tin.it) il 7 febbraio a Bergamo, in collaborazione con il “Seminario Veronelli”: si tratta di un’occasione unica per provare questo vino, dal tormentato, quanto suggestivo, destino e per ricordare simpaticamente Gino Veronelli, artefice della “resurrezione” di questo anomalo Marsala (probabilmente ottenuto da uve Cerasuolo).
La storia di “Ora da Re” comincia nel 1932, anno in cui resta “imprigionato” in enormi botti, sino al momento della scoperta di Veronelli, ben oltre 50 anni dopo, in una cantina murata del Feudo di Mazzaronello (Ragusa).
La cantina era stata murata subito dopo la morte di Nicolò Jacona della Motta, per problemi di successione ereditaria. Nel 1985, Piermario Meletti Cavallari (produttore del Grattamacco, di notorietà internazionale) assaggia a Roma - offertagli da Marida Jacona della Motta (nipote diretta di Nicolò) una bottiglia di quel Marsala. Manda a Veronelli una bottiglia di quel vino così antico, che si entusiasma e a cui dà il nome di “Ora da Re”, “aiutandolo” a riemergere dall’oblio. Nel 1989, viene commercializzato dal siciliano “Consorzio Cooperative Interregionali”, ma poi, dopo la sua chiusura, scompare, o meglio, viene “conservato” dalla “Cantina dei Feudi”, che ritirò tutte le giacenze di "Ora da Re”, portandole in perfetto stato fino ai giorni nostri.

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