Saranno soltanto 85.000 i quintali d’olio prodotti quest’anno dalle 33.000 aziende agricole dell'Umbria. Lo comunica il Centro Agro Alimentare dell’Umbria che ha presentato in questi giorni il calendario degli eventi di “Frantoi Aperti”, l’iniziativa che porterà, dal 18 al 19 novembre, turisti ed appassionati alla scoperta dei segreti e delle virtù dell’”oro verde” in 13 luoghi storici dell’Umbria (Orvieto, Spoleto, Arrone, Campello sul Clitunno, Montefalco, Castel Ritaldi, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Stroncone, Torgiano, Trevi, Lago Trasimeno-Isola Polvese).
E’ stata l’Umbria, insomma, a dare il via in Italia alla raccolta delle olive (quest’anno in forte anticipo, 20/25 giorni) ed a fornire anche le prime stime sulla quantità e qualità dell’olio "made in Italy": “quest’anno - spiega Marco Caprai, presidente del Centro Agro Alimentare dell’Umbria - la raccolta sarà di molto inferiore a quella del '99, che però, c’è da dire, era stata davvero “eccezionale”: sugli alberi c’erano più olive che foglie. Le stime, ancora non ufficiali, parlano di una quantità di olio inferiore del 25/30%, sui 5 milioni di quintali. Per la qualità, invece, non ci sono dubbi: tra l'ottimo e l'eccellente, stando almeno alle olive già raccolte e frante".
In Umbria (dove è stato raccolto già il 20% della produzione), l’olio è al primo posto tra le produzioni locali tipiche, è pregiatissimo e tutelato avendo ottenuto anche il marchio Dop dall’Unione europea (che viene rilasciato dall’organismo certificatore, che è il Parco Tecnologico Agro Alimentare di Todi). “Una bottiglia di “vero” olio extravergine - spiega Caprai - non può costare meno di 18.000/20.000 lire (in leggera crescita rispetto al ’99)”. L’olio extravergine vuol dire poi ambiente: “da sempre, infatti, l’olivo in Umbria, oltre che per l'economia agroalimentare (circa 100 miliardi di business, il 2,5% di quello italiano), è importante - commenta Caprai - per il territorio ed il paesaggio: la superficie ad oliveti delle 33.000 aziende umbre è di ben 27.000 ettari. Olivi quelli coltivati in Umbria che godono di condizioni ambientali e climatiche particolarmente favorevoli, con le olive poi raccolte rigorosamente a mano all’inizio della maturazione (quando cioè presentano il massimo d'aromi ed il minimo di acidità) e portate subito al frantoio per essere spremute nel massimo della loro freschezza e integrità”. “L'Umbria ha dato, inoltre, in questi anni - commenta il presidente del Centro - un importante indicazione: l’olio extravergine di qualità può essere come il vino, e non solo per essere motivo di scoperta del prodotto o delle ricchezze del territorio in cui esso ha origine, quanto piuttosto per strategie più complessive. L’esperienza dell’Umbria, che ricordo è l’unica regione con tutta la produzione di extravergine Dop, indica quale sia il percorso per l’affermazione dell’olio “made in Italy”: utilizzare molto di più le Dop e le Igp (in Italia rappresentano soltanto lo 0,2% della produzione) perché il mercato è convinto dai marchi delle denominazioni di origine, che catturano sempre più l’attenzione dei consumatori e della piccola e grande distribuzione”.
Per l’evento “Frantoi Aperti”, al quale aderiscono 33 frantoi (in rappresentanza delle 5 sottozone della Dop Umbria) e 13 comuni (Orvieto, Spoleto, Arrone, Campello sul Clitunno, Montefalco, Castel Ritaldi, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Stroncone, Torgiano, Trevi, Lago Trasimeno-Isola Polvese), il 18 e 19 novembre sono in calendario anche moltissime iniziative di contorno: l’olio al Museo (a Trevi e a Torgiano); i “ristoranti dell’olio” (con oltre 20 ristoranti selezionati, che offriranno i menù dell’olio); “Olive Oil Express (il modo più semplice e gustoso per raggiungere i frantoi: da Foligno collegamenti continui con i frantoi e gli altri Comuni che aderiscono all’iniziativa; servizio gratuito di navetta); i “laboratori dei sapori” (ovvero lezioni gustose sul migliore abbinamento o semplicemente degustazioni comparate di oli umbri con altri oli del mediterraneo, su prenotazione); l’”orto umbro in Piazza” (a Castel Ritaldi, lungo “la Strada del Sagrantino”, a 5 km da Spoleto) ed importanti convegni a Terni, Arrone, Gualdo Cattaneo, Stroncone e Torgiano (trasmessi in diretta on-line www.frantoiaperti.umbriadoc.com , sito ufficiale della manifestazione ed attivo dal 10 novembre).
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