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BORGHI MINISTRO?

Ecco il Governo Lega-M5S: al centro dell’agricoltura Pac, etichettatura e accordi di libero scambio

Nel “Contratto per il Governo del Cambiamento” le proposte per agricoltura e made in Italy, con un’aspra critica al ruolo della Ue
AGRICOLTURA, GOVERNO, LEGA, MOVIMENTO 5 STELLE, Non Solo Vino
Matteo Salvini, Luigi di Maio ed il Governo Lega-M5S: nel contratto anche l'agricoltura

Manca ancora la convergenza sul nome del Presidente del Consiglio, ma l’Italia avrà un Governo, retto dai voti dei parlamentari di Lega e Movimento 5 Stelle, i due partiti che hanno trionfato alle elezioni del 4 marzo, che hanno trovato la convergenza su un “Contratto per il Governo del Cambiamento” in 29 punti, affrontati nelle 40 pagine del programma inviato al Quirinale. Al punto 3, subito dopo l’Acqua pubblica, ci sono “Agricoltura e made in Italy”, materie che, con ogni probabilità saranno competenza di un Ministro delle Politiche Agricole in quota Lega Nord, come successo già tra il 2008 ed il 2010 con Luca Zaia: il nome più gettonato è quello di Claudio Borghi, deputato ed economista anti-euro. Tornando al programma, al centro c’è principalmente la critica all’Unione Europea ed ai passati Governi, considerati “remissivi e rinunciatari in Europa rispetto alle esigenze del settore agricolo. È necessaria - si legge ancora nel programma di Lega Nord-M5S - una nuova presenza del Governo italiano a Bruxelles per riformare la politica agricola comune (PAC)”. Che, come noto, è già al centro delle trattative tra Governi.
Altro punto importante, la difesa della “sovranità alimentare dell’Italia”, incidendo, ancora una volta, “nel contesto normativo dell’Unione Europea”. La tutela del made in Italy, invece, passerà per “un sistema di etichettatura corretto e trasparente”, aspetto su cui il Ministero delle Politiche Agricole si è scontrato più volte in questi anni con Bruxelles. E ancora, il “settore agricolo avrà altresì bisogno di un nuovo approccio europeo agli accordi di libero scambio con i paesi terzi”, mentre appare già fuori tempo massimo l’obiettivo di “riforma dell’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (AGEA)”, portato a termine dal Ministero delle Politiche Agricole con l’approvazione del decreto di modifica firmato ieri. Tanta carne al fuoco, tanta Europa, obiettivi ancora piuttosto generici, anche il mondo agricolo è alla finestra, in attesa di vedere all’opera e mettere alla prova il “Governo del Cambiamento” ...

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