Sul loro valore assoluto ognuno alla sua idea, ma sul fatto le grandi classifiche internazionali possano fare la differenza sul mercato, posso esserci pochi dubbi. Non può essere un caso che il vino italiano, sulla piattaforma del Liv-Ex, benchmark del mercato secondario, analizzato da WineNews, abbia visto una generale impennata delle contrattazioni, dopo la “doppietta” ai vertici delle classifiche internazionali più quotate, come la “Top 100” di “Wine Spectator”, che ha incoronato vino dell’anno il mitico Sassicaia 2015, e la “Top 100” di “Wine Enthusiast”, che vede al vertice assoluto la “super Barbera” di Michele Chiarlo, pioniere della massima espressione del celebre vino-vitigno piemontese, con il suo Nizza Cipressi 2015. Secondo i dati del Liv-Ex, infatti, nella settimana tra il 16 ed il 22 novembre (quella in cui sono state pubblicate le classifiche), la quota di mercato del vino italiano è schizzata al 21,7% dell’indice, rispetto al 4,8% della settimana precedente, e al 6,6% di tutto il mese di ottobre. E, ovviamente, il Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido, è stato assoluto protagonista, essendo il vino che nel periodo in esame ha spostato di più, in valore, raggiungendo una quotazione di 1.670 sterline per un cassa da 12 bottiglie, con un crescita del 47,8% rispetto al prezzo di rilascio.
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