Per un enotecario italiano su tre (33%) le vendite di vino, nei primi 10 mesi 2023, si sono mantenute uguali allo stesso periodo del 2022, e per uno su tre (33%) sono addirittura aumentate; solo un terzo afferma che sono diminuite: “una situazione tutto sommato positiva, tenuto conto della difficile congiuntura economica 2023, tra inflazione e caro-vita, soprattutto se la confrontiamo con i dati che arrivano da altri settori” afferma Andrea Terraneo, presidente Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane, anticipando a WineNews, i primi risultati di un’indagine svolta tra gli esercenti sugli andamenti delle vendite e sui trend di consumo. Di segno positivo anche il sentiment sulle previsioni per le prossime festività, notoriamente il periodo più importante dell’anno per le vendite di vino: il 53% degli enotecari interpellati ha aspettative di vendita identiche a quelle del 2022, mentre ben il 42% si aspetta un miglioramento; solo il 5% ha aspettative negative; per le tipologie, sono le bollicine la categoria che, negli ultimi tre anni, ha visto un aumento costante e sensibile nelle vendite.
“Anche qui, i risultati del sondaggio ci fanno ben sperare - continua il presidente Terraneo - e confermano la validità e la continuità del nostro lavoro, con una clientela ormai targettizzata e ben delineata”. Per il dettaglio delle tipologie di vini venduti nel periodo natalizio, l’indagine si basa sui trend dell’ultimo triennio: le vendite di vini rossi presentano un segno positivo per ben il 63% delle enoteche, mentre per il 26% si sono mantenute uguali. L’11% degli enotecari afferma, invece, che le vendite di rossi sono diminuite. Va ancora meglio per i vini bianchi: secondo il sondaggio, le vendite sono state positive per il 46% degli enotecari e uguali per il 50%. Da segnalare, invece, una flessione per i vini dolci e da dessert: per il 53% degli enotecari le vendite si sono mantenute identiche e per il 20% in aumento, ma un 27% delle risposte rileva una diminuzione, in molti casi anche significativa. A gonfie vele, in generale, le bollicine, che godono di un trend decisamente positivo, con il 100% degli enotecari che segnala un aumento costante e sensibile nelle vendite di spumanti, tra etichette made in Italy e Champagne.
L’indagine si inserisce nella costante attività di studio, condotta da Vinarius, in questi anni, e rappresenta un’ulteriore conferma dell’importanza per l’associazione di comprendere e analizzare le dinamiche di mercato. La ricerca è condotta analizzando le risposte degli enotecari, attori che, nel mondo del vino, hanno senza dubbio il polso del mercato, sono sensibili ai cambiamenti e hanno, inoltre, un contatto e un dialogo diretto con il pubblico. “Le enoteche - conclude il presidente Vinarius, Andrea Terraneo - hanno senza dubbio un punto di vista privilegiato sul mercato del vino, capace di osservare e anticipare il comportamento e le scelte del consumatore finale grazie al dialogo diretto. È per questo motivo che il contributo degli enotecari è prezioso e fondamentale”.
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