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EST EUROPA

Estonia e Polonia, dove le spedizioni di vino tricolore crescono a doppia cifra

A Tallin (7 maggio) e Varsavia (9 maggio) la tappa “Eastern Europe” del Simply Italian Tour by Iem
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Il vino italiano guarda a Estonia e Polonia

Estonia e Polonia, a vederle così, non hanno granché in comune: radici storiche diverse, dimensioni neanche paragonabili, culture distanti, eppure, sono due delle economie più in salute di tutto il Vecchio Continente, sia per indici di crescita che per prospettive future, e se la Polonia, con in suoi 38 milioni di abitanti, è un mercato decisamente attraente, l’Estonia, con il suo eccezionale tasso di innovazione tecnologica e di democrazia, è tra i Paesi più solidi su cui puntare. Anche se si parla di vino, al centro della tappa “Eastern Europe” del Simply Italian Tour 2019 firmato Iem - International Exhibition Management di Marina Nedic e Giancarlo Voglino, che porterà a Tallin il 7 maggio e a Varsavia il 9 maggio decine di produttori del Belpaese, con un focus sul Nobile di Montepulciano, pronti ad incontrare buyer e operatori dei due Paesi dell’Est ed a scoprirne le potenzialità. Ben raccontate dai numeri, perché la Polonia, nel 2017 (aspettando le elaborazioni dei dati 2018, ndr), ha importato un totale di 280 milioni di euro di vino, con una crescita del +12,9% sul 2016, perlopiù imbottigliati fermi (232,8 milioni di euro, per un prezzo medio di 2,3 euro al litro) e spumanti (33,6 milioni di euro, a 4,6 euro al litro). Un boom cavalcato anche dall’Italia, che ha spedito a Varsavia 52,9 milioni di euro di vino nel 2017, il 20,4% in più del 2016, ad un prezzo leggermente superiore alla media: 2,6 euro al litro. Davanti c’è solo la Germania, con 67,2 milioni di euro di vino spedito, dietro, staccata a 32,3 milioni di euro, la Francia. Tassi di crescita superiori a quelli dell’Estonia, che invece nel 2017 ha toccato i 76 milioni di importazioni enoiche, in crescita del 4,7% sul 2016, con gli spumanti al +11,3% e gli sfusi, che rappresentano una piccola quota, in picchiata del -69,6%. Confortante il prezzo medio, di 3,24 euro per i vini fermi imbottigliati e di 4,80 per gli spumanti, con l’Italia decisamente sopra alla media: nel 2017 le spedizioni di vino verso Tallin sono cresciute del 25,7% a valore, a 15,2 milioni di euro, ad un’incollatura dalla Francia (15,4 milioni di euro), per un prezzo medio di 4,22 euro al litro, superiore a tanti altri mercati, ma comunque distante dai vini transalpini, che spuntano un prezzo di 5,32 euro al litro.

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