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EUROPA

Eurobarometro, gli italiani dicono sì alla Pac e hanno fiducia nell’agricoltura europea

Il sondaggio analizzato da WineNews: per l’82% dei cittadini del Belpaese con la Politica agricola comune l’Ue assicura una fornitura stabile di cibo

Uno degli argomenti di cui i cittadini sentono parlare più spesso nei mezzi di comunicazione, e causa scatenante anche di divergenze e proteste, come si ricorderà quella clamorosa dei trattori nel 2024, è sicuramente la Pac, la Politica agricola comune dell’Unione Europea, gestita e finanziata a livello continentale con risorse del bilancio dell’Ue. Il presente e il futuro dell’agricoltura, che rimane un pilastro dell’economia italiana, passa da qui, e non è qualcosa da sottovalutare a livello economico: basti pensare che la Pac assorbe il 31% del bilancio Ue, 387 miliardi di euro per il ciclo 2021-2027, con un costo stimato di 30 centesimi di euro al giorno per cittadino. Ma quanta considerazione e conoscenza hanno i cittadini europei, e in particolare quelli italiani, della Pac? Una risposta ci arriva dal sondaggio Eurobarometro su “Europei, agricoltura e Pac”, realizzato in tutti i 27 Stati membri tra il 13 giugno e l’8 luglio 2024, con 26.349 persone intervistate (di cui 1.034 in Italia), pubblicato oggi dalla Commissione Europea ed analizzato da WineNews. E che evidenzia un “sentiment” di fiducia e positività a livello complessivo anche se con delle specificità che variano da Paese a Paese.
Gli italiani sono tra i più positivi. Non a caso affermano che l’agricoltura e le aree rurali, per il futuro dell’Ue, saranno “molto importanti” per il 41% degli intervistati (anche se sono il 12% rispetto a febbraio/marzo 2022) contro il 52% della media europea, e “abbastanza importanti” per il 51%. Il 63% degli italiani (+13% sul dato 2022), ha già sentito parlare del supporto fornito dalla Ue agli agricoltori tramite la Pac (65% la media europea), pur non conoscendone realmente i dettagli, mentre il 7% ne ha una conoscenza approfondita (13% la media europea). La “pagella” della Politica agricola comune per gli italiani è eccellente. L’Ue, attraverso la Pac, sta assicurando una fornitura stabile di cibo per l’82% degli italiani, ma anche cibo sano, sicuro e di alta qualità per il 77%, garantisce un modo sostenibile per produrre di cibo (78%), protegge l’ambiente e affronta il cambiamento climatico (80%), assicura un equo tenore di vita agli agricoltori (74%) e che i consumatori abbiano generi alimentari a prezzi ragionevoli (74%), crea crescita e posti di lavoro nelle aree rurali (73%). Un sentiment, per ogni risposta, ancora migliore della media europea. Il 36% degli italiani, contro il 46% della media europea, è “completamente d’accordo” che eventi climatici estremi come inondazioni e siccità, sempre più gravi, possono avere un impatto sull’approvvigionamento di cibo e la sicurezza alimentare nell’Ue (il 56% è piuttosto d’accordo). Rispetto a dieci anni fa, il 45% degli italiani pensa che il livello di sicurezza alimentare sia aumentato, mentre il 40% sostiene che è rimasto uguale e vede negli eventi climatici estremi o in quelli correlati alla salute degli animali (influenza aviaria) o delle piante (le aggressioni parassitarie) i rischi più importanti legati alla sicurezza alimentare. Per quanto riguarda gli aiuti che l’Ue eroga agli agricoltori (e che coprono circa il 30% del budget totale dell’Unione Europea), gli italiani giudicano questi aiuti “giusti” (62%, +9% sul 2022), ma un 26% (-8% sul 2022) sostiene sono “troppo bassi”. Per Coldiretti e Filiera Italia, “il favore, mai così alto, registrato tra gli italiani per la Politica agricola comune conferma la centralità dell’agricoltura nel futuro dell’Unione Europea e la convinzione comune che le campagne svolgano un ruolo insostituibile per garantire la sovranità alimentare, anche rispetto ai rischi di guerre e carestie”.
Un giudizio positivo, sulla Pac e l’agricoltura, arriva, come detto in precedenza, anche a livello generale, da tutti i Paesi della Ue. La maggior parte dei cittadini ritiene che l’Ue, attraverso la Pac, stia svolgendo il suo ruolo nel garantire un approvvigionamento alimentare stabile in ogni momento (81%). Inoltre, circa 7 intervistati su 10 ritengono che la Pac contribuisca alla gestione sostenibile delle risorse naturali (72%), allo sviluppo di soluzioni digitali e di ricerca a sostegno dei settori agricolo e alimentare (71%), oltre al rafforzamento del ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare (70%). Ma anche a stimolare gli investimenti, la crescita e creare posti di lavoro (70%), contribuire ad affrontare i cambiamenti climatici (70%) e garantire prezzi alimentari ragionevoli (69%). La maggioranza degli intervistati ritiene che la Pac aiuta a ridurre le disparità regionali (66%) e incoraggia i giovani ad entrare nel settore agricolo (63%). In termini di priorità e aspettative, per gli intervistati è importante garantire un approvvigionamento alimentare stabile in ogni momento (94%), ma anche prezzi alimentari ragionevoli per i consumatori (92%) e una gestione sostenibile delle risorse naturali (91%), rafforzando il ruolo degli agricoltori nella catena alimentare (90%).
Gli accordi commerciali dell’Ue incontrano il giudizio positivo degli europei, un’ampia maggioranza ritiene che apportino benefici significativi all’agricoltura e ai consumatori dell’area. In particolare, il 76% concorda sul fatto che tali accordi garantiscano la diversificazione dei mercati e dell’approvvigionamento di prodotti agricoli nell’Ue. Per il 73% questi accordi commerciali rafforzano le esportazioni di prodotti agricoli Ue in tutto il mondo e promuovano le norme Ue in materia di lavoro e ambiente, compreso il benessere degli animali per la produzione agricola in altri paesi (71%). Per quanto riguarda la conoscenza dei marchi di qualità europei, la maggior parte dei cittadini (56%, 53% per gli italiani) riconosce il logo dell’agricoltura biologica, mentre i loghi Igp (24%) e della Dop (18%) potrebbero beneficiare di un riconoscimento più ampio anche se in Italia la loro notorietà è maggiore, 31% per l’Igp e 26% per la Dop.
Christophe Hansen, Commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione, si è dichiarato “lieto che i cittadini dell’Ue dimostrino una consapevolezza e un sostegno senza precedenti per la Politica agricola comune. È diventato un vero e proprio elemento costitutivo dell’integrazione europea e dimostra l’importanza degli agricoltori e dell’agricoltura nella nostra società”.

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