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CONTROLLI

Falsi vini Dop e Igp, perquisizioni in 6 Regioni. Inchiesta della Procura di Pordenone

Lo riporta l’Ansa. Al centro delle indagini, secondo fonti locali, la Cantina di Rauscedo
CONTROLLI, FALSI, vino, Italia
Falsi vini Dop e Igp, perquisizioni in 6 Regioni. Inchiesta della Procura di Pordenone

Una cinquantina di perquisizioni in sei diverse Regioni sono in corso da stamani da parte dei Carabinieri del Nas di Udine e dell’Ispettorato Repressione Fondi Nord-Est di Udine e Conegliano, in una operazione di contrasto alle frodi e gli illeciti ai danni dei consumatori. Nel mirino della Procura della Repubblica di Pordenone, riporta l’Ansa, ci sono distillerie, imprese agricole, abitazioni e ditte di trasporto. Le operazioni sono in corso nelle province di Pordenone, Udine, Treviso, Venezia, Padova, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Firenze, Livorno, Napoli, Bari, Foggia.

“Gli accertamenti sono volti ad acquisire elementi di prova relativi a comportamenti fraudolenti, messi in atto da un’importante cantina della provincia di Pordenone - informa una nota della locale Procura - circa la produzione e l’immissione in commercio di enormi quantità di vini che, pur non costituendo un pericolo per la salute del consumatore, sono stati qualificati con più Dop ed Igp in violazione delle norme dei disciplinari. Vini che sono stati ottenuti con uve prodotte ben oltre i limiti massimi di resa e con una gradazione naturale delle uve inferiore ai valori previsti dai relativi disciplinari. Inoltre, alcune tipologie di vini sono state qualificate con il nome di varietà di uva diversa da quella realmente utilizzata”.

L’inchiesta, che si sviluppa su dodici diverse province, coinvolge una decina di persone, raggiunte oggi, da quanto si apprende da fonti investigative, da avvisi di garanzia, e, secondo fonti locali, vedrebbe al centro la Cantina di Rauscedo, una delle più grandi del Friuli Venezia Giulia.
I Carabinieri del Nas e dell’Ispettorato Repressione Fondi Nord-Est stamattina stanno acquisendo documentazione e perquisendo gli uffici e le aree produttive dell’azienda, assieme a una cinquantina di imprese agricole, abitazioni e ditte di trasporto in molte altre zone d’Italia. Dai vertici della Cantina friulana, riporta ancora l’Ansa, per ora è filtrato soltanto stupore per l’azione giudiziaria, all’espletamento della quale è stata data comunque collaborazione. Nelle prossime ore è atteso un comunicato da parte del consiglio di amministrazione”.

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