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SOSTENIBILITÀ

FederBio scrive al Ministro Cingolani: il bio sia la punta della transizione green dell’agricoltura

L’agroecologia, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, può rafforzare il sistema agroalimentare e la ripresa economica italiana
AGRICOLTURA, BIOLOGICO, FEDERBIO, MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, ROBERTO CINGOLANI, Non Solo Vino
Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio

Il biologico come uno dei punti di forza per guidare la transizione ecologica dell’agricoltura italiana, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, che puntano a triplicare le superfici agricole coltivate a biologico e a ridurre l’uso dei pesticidi e degli antibiotici del 50% entro il 2030. È il messaggio, rivolto al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, di FederBio, federazione che tutela e favorisce lo sviluppo della filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica in un Paese che è tra i leader in Europa per la produzione, la trasformazione e l’esportazione dei prodotti bio, con più di 80.000 imprese certificate e quasi 2 milioni di ettari di superficie agricola, che corrispondono a quasi il 16% della superficie agricola europea totale.
Il ministro Cingolani, presentando i capisaldi del suo mandato, ha sottolineato l’importanza di ridurre il consumo di carne da allevamenti intensivi. Una posizione supportata da FederBio, che da sempre promuove un modello alimentare basato sulla Dieta Mediterranea
, dal 2010 patrimonio dell’Unesco, a base di alimenti biologici con il giusto apporto di carne proveniente da allevamenti sostenibili, sulla linea dello studio pubblicato su Nature nel 2014 da David Tilman e Michael Clark che ha confermato come stili alimentari più salutari, come la Dieta Mediterranea basata su produzioni biologiche, con una prevalenza di prodotti di origine vegetale e un minor consumo di carne, avrebbero sostanziali benefici non solo sulla salute ma, se ampiamente adottati, contribuirebbero anche a ridurre le emissioni globali di gas serra, a beneficio dei terreni e della biodiversità.
“Abbiamo scritto al Ministro Cingolani per comunicargli la massima disponibilità a collaborare in un’ottica di sviluppo dell’agroecologia e di sistemi alimentari più equi e sostenibili in linea con gli obiettivi del Green Deal e delle Strategie Ue Farm to Fork e Biodiversità - dichiara Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio - se supportato adeguatamente dalle risorse previste dal Recovery Plan, dal Piano Strategico Nazionale (Psn) della riforma della Politica Agricola Comune, il biologico può diventare davvero la punta più avanzata della transizione ecologica italiana, incentivando il rafforzamento del sistema agroalimentare e la ripresa economica del Paese. In quest’ottica sarebbe, inoltre, urgente l’approvazione definitiva della legge sull’agricoltura biologica. L’emergenza sanitaria - continua Mammuccini - ha evidenziato lo stretto legame tra la salute dell’uomo e quella dell’ambiente, quindi la necessità dell’adozione di paradigmi più sostenibili nelle filiere produttive. Speriamo di avere presto l’occasione di incontrare il ministro Cingolani per approfondire il contributo concreto che il biologico può offrire al processo di transizione ecologica dei sistemi agricoli e zootecnici. Mettiamo a disposizione del Ministero appena costituito l’esperienza, le buone pratiche e la rilevanza anche internazionale del settore biologico italiano che riteniamo imprescindibile per le politiche di transizione ecologica”.

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