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BILANCI

Feudi di San Gregorio: il rilancio di Antonio Capaldo

A WineNews i piani dell’azienda, che da Irpina diventa nazionale. Antonio Capaldo: “dopo gli investimenti, consolidiamo la galassia Feudi”

Un bilancio 2017 sano (ed uno 2018 ancor più positivo ...), un giro d’affari che supera i 30 milioni di euro ed una dimensione che da regionale si è fatta nazionale: sono i pilastri di Feudi di San Gregorio, l’azienda della famiglia Capaldo che ha fatto grande l’Irpinia nel mondo del vino, e che oggi ha ricevuto il Premio Industria Felix, come “azienda con bilancio virtuoso”, tra le 40 aziende al top della Campania tra quelle con fatturati tra i 2 milioni ed i 2,3 miliardi di euro. È, principalmente, il riconoscimento del lavoro di Antonio Capaldo, alla guida della Feudi di San Gregorio, al culmine “di una fase di crescita importante”, racconta a WineNews, “che ci ha portato nel giro di tre anni ad investire in altre attività e territori. Adesso è il momento del consolidamento del nostro perimetro aziendale, della chiusura del cerchio che ci ha portato da essere una realtà regionale a diventare un gruppo nazionale”.Con aziende in Friuli Venezia Giulia (Sirch), a Bolgheri (Campo alle Comete), sull’Etna (Federico Graziani), in Basilicata (Basilisco), in Puglia (Ognissole) e nel Cilento (Tempa di Zoè), “lo sforzo è stato importante”, riprende Capaldo, “perché aprire nuove cantine e comprare nuovi vigneti comporta investimenti di tutto rispetto, ma la mia famiglia ha voglia di crescere ancora, a partire già dal 2020”.
Prima, però, c’è la riorganizzazione, specie a livello manageriale, dell’azienda. “Le occasioni, nel mondo del vino, vanno sapute cogliere, ma questo - spiega Capaldo - spesso vuol dire fare il percorso inverso di tanti altri settori, e quindi trovarsi a curare l’aspetto gestionale solo successivamente, come stiamo facendo adesso: dobbiamo raccontare la nostra nuova realtà, lavorare sul posizionamento dei nuovi prodotti e portare gli elementi distintivi di Feudi di San Gregorio in tutto il nuovo universo enoico, a partire dalla qualità, dall’innovazione e dall’attenzione per il bello e per il design”. Ed è proprio in questo senso che vanno contestualizzati “il restauro del ristorante aziendale Marennà (stella Michelin dal 2009), che riaprirà tra qualche mese con un aspetto rivoluzionato proprio attraverso il design”, aggiunge Antonio Capaldo. E poi, sul fronte produttivo e della qualità, dopo l’estate “arriverà il primo vino della nuova linea produttiva, “Tenute Capaldo”: si chiamerà Goleto, un Greco di Tufo dai nostri migliori vigneti che testimonia la presenza, forte, della nostra famiglia, ma anche i risultati qualitativi raggiungibili in Irpinia, la nostra terra, che vogliamo rendere grande nel mondo, attraverso il lavoro dell’agronomo Pierpaolo Sirch, che con Marco Simonit ha codificato il metodo di potatura non invasiva adottato ormai dalle migliori aziende d'Italia e non solo, ed il percorso intrapreso con FeudiStudi”, conclude la guida di Feudi di San Gregorio.

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