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TARTUFO BIANCO D’ALBA

Fiera del Tartufo Bianco d’Alba n. 88 “Tra terra e luna”, aspettando la raccolta con ottimismo

Chef stellati, grandi vini, gemellaggi tra eccellenze e cultura, nella kermesse “modello” nel farla incontrare con la gastronomia ad altissimi livelli
FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D'ALBA, LANGHE, TARTUFO, Non Solo Vino
Alba “capitale” del pregiato tartufo bianco italiano con la Fiera Internazionale n. 88

“La luna - disse Nuto - bisogna crederci per forza. Prova a tagliare a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi. Una tina la devi lavare quando la luna è giovane. Perfino gli innesti, se non si fanno ai primi giorni della luna, non attaccano. Allora gli dissi che nel mondo ne avevo sentite di storie, ma le più grosse erano queste. Era inutile che trovasse tanto da dire sul governo e sui discorsi dei preti se poi credeva a queste superstizioni come i vecchi di sua nonna. E fu allora che Nuto calmo calmo mi disse che superstizione è soltanto quella che fa del male, e se non adoperasse la luna e i falò per derubare i contadini e tenerli all’oscuro, allora sarebbe lui l’ignorante e bisognerebbe fucilarlo in piazza”. Cesare Pavese, “La luna e i falò”, 1950.

È una celebre citazione di un illustre testimonial, come il grande Cesare Pavese, ad accendere i riflettori sulla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba n. 88 (6 ottobre-25 novembre), “Città Creativa per la Gastronomia Unesco” dal 2017 e nel 2018 Anno del Cibo Italiano. Storica kermesse piemontese di respiro mondiale, come lo scrittore e poeta italiano, dove il pregiato tubero si mette in mostra, celebra il territorio delle Langhe Roero e Monferrato Patrimonio Unesco, ed incontra la cucina di grandi chef, ma anche la cultura, l’edizione 2018 sarà dedicata all’affascinante rapporto “Tra terra e luna”, che per i cercatori è parte integrante della cerca del Tuber Magnatum Pico, perché le fasi lunari ne scandiscono il tempo forniscono informazioni utili per determinare quando e dove trovare i tartufi, pratica fondata su basi concretissime composte da indizi naturali, ma anche su eventi intangibili e non dimostrabili. Tanto che la pratica della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” è oggi candidata a Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità (al centro del convegno scientifico “Il tartufo gestione di un patrimonio”, il 17 novembre a Palazzo Banca d’Alba). E se la produzione del tartufo è un evento difficilmente prevedibile con largo anticipo, sono le piogge di fine estate a fare spesso la differenza, e nonostante i trifolao per ora non si esprimano, si respira un prudente ottimismo sulla prossima stagione di raccolta (21 settembre-31 gennaio), grazie alle abbondanti precipitazioni registrate sul territorio nella prima parte dell’anno, riserve utili alla formazione dei corpi fruttiferi.

Chef stellati, grandi vini, gemellaggi tra eccellenze e cultura, nella kermesse “modello” nel farla incontrare con la gastronomia ad altissimi livelli
Peculiarità della Fiera, è l’aver saputo trasformarsi in un evento che va oltre l’appuntamento gastronomico “tradizionale”, proponendo al visitatore gourmet mostre, show cooking, folclore, tanti eventi di piazza e percorsi esperienziali. Proprio il connubio tra alta gastronomia e cultura è nuovamente presente con grandi mostre, che spaziano dal contemporaneo all’arte moderna, progetti di design, ma anche concerti e appuntamenti letterari: primo tra tutti il tradizionale incontro con il design, questa volta con il “Guanto per il Tartufo Bianco d’Alba”, lo speciale accessorio
pensato per lamellarlo il cui pattern è stato ideato da Patricia Urquiola
per l’Ente Fiera ed il Centro Nazionale Studi Tartufo. La Chiesa di San Domenico ospiterà invece la personale di Valerio Berruti “La storia di Nina”, a cura di Arturo Galansino, che racconta il recente progetto cinematografico dell’artista albese con la colonna sonora di Ludovico Einaudi (6 ottobre-25 novembre). L’arte è protagonista con la mostra a cura della famiglia Ceretto “Lynn Davis, Patti Smith: a collaboration” nel Coro della Maddalena (27 ottobre-25 novembre) e della grande collettiva “Dal nulla al sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen” a cura di Marco Vallora per la Fondazione Ferrero (27 ottobre-25 febbraio). Dall’arte alla letteratura con António Lobo Antunes, che terrà una Lectio magistralis al Teatro Sociale di Alba (19 ottobre) in attesa di ritirare, il giorno successivo, il Premio Bottari Lattes Grinzane 2018 (sezione La Quercia). E poi musica al Teatro Sociale G.Busca di Alba con “Happy Birthday Maestro!” uno speciale evento per festeggiare il 90° compleanno del maestro Ennio Morricone promosso da Alba Music Festival per rivivere alcune delle colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema (21 ottobre). Tra gli eventi collaterali, al Palazzo Banca d’Alba, anche un incontro con il professor Piercarlo Grimaldi, Rettore Emerito dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che racconta il progetto biennale “Il tempo della festa: Alba e le sue colline” (13 ottobre). Sempre la Chiesa di San Giuseppe ospita la mostra in onore a Romano Levi, maestro della grappa, in occasione del decennale della morte (3 novembre-2 dicembre).
Cuore della kermesse, come sempre, sarà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, il più grande al mondo nel Cortile della Maddalena, dove incontrare i trifolao e farsi incantare da storie fatte di parole, mani e volti, ed acquistare con la sicurezza e la tutela garantiti dal Centro Nazionale Studi Tartufo. E dove ci saranno anche AlbaQualità, vetrina della più pregiata offerta enogastronomica piemontese, e la Grande Enoteca con i vini di Langa, Roero e Monferrato e i sommelier Ais-Associazione italiana sommelier. Sempre nel Cortile, tornano anche l’Alba Truffle Show, lo spazio dedicato agli showcooking e all’abbinamento con l’Alta Langa Docg, l’official sparkling wine della kermesse, e nell’Anno del Cibo Italiano, con i prodotti di tante Regioni italiane; le Analisi Sensoriali del Tartufo e le Wine Tasting Experience® con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa. Tra gli appuntamenti imperdibili che vi si svolgono i Foodies Moments, dove il tartufo incontra la cucina d’autore: guidati dagli chef stellati delle Langhe e dei più prestigiosi ristoranti italiani - da Flavio Costa ad Ugo Alciati, da Luca Zecchin a ad Andrea Larossa, da Pasquale Laera ad Andrea Ribaldone, da Davide Oldani a Luigi Taglienti, al finalista italiano del Bocuse d’Or Martino Ruggieri - sono una fucina di creatività di piatti con il bianco d’Alba, ma anche con i prodotti dei più importanti distretti enogastronomici italiani e Fish&Chef, l’evento gourmet degli chef del Lago di Garda. In Piazza Risorgimento ci sarà il Salotto dei Gusti e dei Profumi delle eccellenze del territorio piemontese e italiano, ai più piccoli saranno dedicate le attività dell’Alba Truffle Bimbi.
Capitolo a parte, per le prestigiose Ultimate Truffle Dinner (25 ottobre e 22 novembre, in due eventi di charity) con inconsueti abbinamenti da parte di grandi chef tra il tartufo e prodotti d’eccellenza internazionali, come le ostriche e il manzo di Kobe, e l’attesa Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, edizione 19 (11 novembre).
Al centro di un sistema ambientale complesso, sensibile alle alterazioni ambientali, il Tuber Magnatum Pico risente dei cambiamenti preoccupanti per tutto il sistema. Per questo la Fiera è promotrice con il Centro Studi Tartufo di un’attività di ripristino di tartufaie naturali, cui è destinato parte del ricavato dell’evento, che ha stretto un legame anche con l’Associazione Greencommerce contro lo spreco di cibo e reFood per Tutti che distribuirà gratuitamente ai ristoranti 10.000 reFood personalizzate, contenitore in cartone riciclato per permettere ai clienti di portare a casa gli avanzi.

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