Finisce un’era in Borgogna: Aubert de Villaine co-proprietario di una delle cantine più prestigiose del mondo, Domaine Romanée-Conti, icona della Borgogna, e protagonista dell’ultimo mezzo secolo di uno dei territori più storici ed importanti nel panorama mondiale, secondo fonti di stampa internazionale, ha lasciato il suo incarico nella tenuta, sostituito dal nipote, Bertrand de Villaine, nominato co-manager della tenuta in dicembre 2021.
Aubert del Villaine resterà, comunque, nel board di Drc, e, a fianco del nipote, nel ruolo di co-gestore in rappresentanza della famiglia Leroy, che possiede l’altra metà del Domaine de la Romanée-Conti, resta Perrine Fenal, figlia di Lalou Bize-Leroy, che, per tanti, anni ha guidato il Domaine, insieme ad Aubert del Villaine. Un passaggio storico per una delle cantine più importanti del mondo, i cui vini sono il sogni di ogni collezionista e appassionato.
Una personalità, quella di Aubert de Villaine, che ha segnato in modo indelebile il vino mondiale, ed il territorio della Borgogna. Strenuo difensore del concetto di terroir come luogo in cui “il matrimonio tra uomo e natura prende forma”, e di cui prendersi cura con attenzioni da “buon padre di famiglia”, soprattutto pensando alla sostenibilità di suolo e ambiente. Ma anche sostenitore del fatto che sia fondamentale “non mettere i valori economici davanti a quelli umani e culturali che sono il patrimonio del territorio”, come raccontato in un’intervista, nel 2019, a WineNews.
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