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L’EVENTO

“Fisica e digitale”: “Milano Wine Week 2020” sfida l’emergenza Covid

Dal 3 all’11 ottobre, con la città connessa via web con il mondo, tornano degustazioni, forum e momenti di business

Sarà un po’ fisica, nei limiti del possibile, ma soprattutto digitale, la “Milano Wine Week 2020”, che sfida l’emergenza Covid. E che sarà di scena a Milano, dal 3 all’11 ottobre, e in collegamento con il mondo, tra degustazioni, forum e business, come spiegato oggi (in conferenza stampa via web) dal suo ideologo, Federico Gordini, all’insegna dell’innovazione, “per fare di Milano il “digital place to be”. Il quartier generale, come sempre, sarà Palazzo Bovara, dove saranno di scena le degustazioni, le masterclass e tutti gli eventi più importanti, “con un afflusso fisico tagliato di due terzi, e nel rispetto delle norme di sicurezza”, ha spiegato Gordini, ma con un vero e proprio broadcast su web e social, in collegamento con tutto il mondo.
Ma non solo: in città come New York, Toronto, Londra, Mosca, Monaco di Baviera, ma anche Pechino, Shanghai ed Hong Kong, tra le altre (grazie a partnership con realtà come Iem-International Exibithion Management di Marina Nedic e Giancarlo Voglino e Business Strategies di Silvana Ballotta), alcune delle degustazioni saranno di scena in contemporanea in altri luoghi fisici del mondo. Nascerà anche una piattaforma di “fiera virtuale” in 3d per il business, che sarà attiva anche dopo la “Milano Wine Week 2020”, per far connettere trade, stampa e produttori, e non mancheranno i momenti di formazione ed approfondimento, anch’essi sia in versione “fisica” che digitale.
Dal “Milano Wine Business Forum”, il 6 ottobre, che avrà come unico focus l’internazionalizzazione - spiega l’organizzatrice ed ideatrice Silvana Ballotta
- che non è solo questione di prezzi e posizionamento, ma anche di comunicazione, di sostenibilità e di incontro. E che, grazie, alla tecnologia, sarà più internazionale che mai, con contributi di ospiti da tutto il mondo, per costruire una sorta di “cassetta degli attrezzi” per affrontare gli scenari che verranno, a partire dalla Cina, mercato che lentamente sta ripartendo, e che sarà più che mai di riferimento per il vino italiano nei prossimi anni”.
Tornerà il “Wine Generation Forum”, il 10 ottobre, dedicato ai giovani professionisti del mondo del vino, in partnership con l’Agivi e poi, novità, sarà di scena la prima edizione di “Shape Wine”, l’8 ottobre, in collaborazione con il Wine Management Lab della Sda Bocconi, per capire come le tendenze di consumo più generali a livello mondiale, influenzeranno anche quelle del vino.
“In uno scenario che vedrà cambiare sia la comunicazione che il business del vino a livello mondiale”, ha ricordato Luciano Ferraro, tra le firme della “Milano Wine Week 2020” e caporedattore centrale del quotidiano “Corriere della Sera”.
Tante le iniziative rivolte ai consumatori finali, a partire dai “wine distric” dedicati ai territori, dove menu e wine pairing saranno presenti nei ristoranti, nei limiti consentiti dai protocolli di sicurezza, ma anche disponibili a casa, grazie al delivery, sempre in abbinamento ad una bottiglia di vino.
Insomma, una “Milano Wine Week 2020” all’insegna dell’“imparare per cambiare”, come hanno già fatto sulla propria pelle i produttori, come ricordato dal presidente Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro: “è un momento difficile, e l’idea che si possa degustare una bottiglia di vino stando in cantina mentre un interlocutore di ogni parte del mondo assaggia insieme a te il tuo vino è estremamente interessante. Lo abbiamo già provato in questi giorni e funziona, e sarà una modalità accolta con passione dagli innamorati del vino. Bene il fatto che ci siano eventi anche nei ristoranti, a loro va tutta la nostra attenzione, stanno vivendo momenti difficili, non sano come riapriranno, e noi vogliamo ritornare a vedere il sorriso di camerieri, sommelier e chef”.
E continua anche la partnership con il “ Merano Wine Festival”, come ricordato dal suo patron, Helmuth Köcher: “è il momento di fare sistema, e la partnership tra Merano e Milano ne è un esempio consolidato. In attesa di svelare come sarà il Merano Wine Festival 2020 (che sarà fatta, sempre on line, il 19 maggio, ore 10), come sempre in novembre 2020, ad ottobre a Milano faremo un focus sul mondo delle bollicine, non solo sui territori più classici come la Franciacorta, il Trentodoc, il Prosecco, l’Oltrepò Pavese, l’Asti o l’Alta Langa, ma anche sulle tante espressioni che si fanno strada in tutta Italia, come in Sicilia, Sardegna o Puglia, per esempio”.
Al centro di tutto, però, ci saranno sempre le storie della “gente del vino”, di chi sta dietro alla produzione di un settore importantissimo e vitale per l’Italia. Ovvero “The Winers”, come li ha ribattezzati la “Milano Wine Week 2020”.

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