“Bolgheri senza dubbio in questo momento è il territorio della Toscana che ha più appeal, grazie ai suoi grandi vini, ma anche a vini più “quotidiani” che sanno piacere anche ai più giovani e ai consumatori meno esperti. Montalcino, con il Brunello, dipende molto dall’annata: in quelle buone vola, in quelle meno buone fa un po’ più fatica. Il Chianti Classico, dove c’è la parte più importante delle nostre vigne, dopo qualche anno è in ripresa e tiene, grazie a vini di una qualità media molto altra e che non stancano mai, mentre qualche difficoltà in più la registrano territori come Montepulciano, il Montecucco e la Maremma”. Parola di Giovanni Folonari, alla guida della storica Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, che, con la “casa madre” nel Chianti Classico, mette insieme 250 ettari di vigneto nei territori rossisti più importanti della Toscana del vino, Campo al Mare a Bolgheri, Tenuta di Nozzole e Tenute del Cabreo nel Chianti Classico, La Fuga a Montalcino, Torcalvano a Montepulciano e Vigne a Porrona in Maremma.
Un gruppo storico del vino italiano, che sta investendo molto in vigna, in cantina e nell’ospitalità di alto livello, per il suo sviluppo futuro. Oltre ai 3 milioni di euro giù messi in campo per la realizzazione de La Pietra Relais di Charme, nuova struttura che aprirà i battenti nel 2021, a Greve in Chianti, nel cuore del Chianti Classico e delle Tenute del Cabreo, che affiancherà il Borgo del Cabreo Relais di Charme, inaugurato nella primavera 2017 (e che accrescerà l’offerta di ospitalità di Folonari, che comprende la Villa di Nozzole, la Casavecchia nella tenuta a Greve in Chianti, e la dimora nella tenuta La Fuga a Montalcino), l’azienda ha investito oltre 700.000 euro per migliorare il processo produttivo in cantina (investendo soprattutto in un nuovo impianto di imbottigliamento e di confezionamento), con l’obiettivo di di raggiungere entro il 2020 la completa automatizzazione del processo. Mentre, sul fronte dei vigneti, è messo a bilancio l’investimento di 1 milione di euro ogni anno, nei prossimi anni, per ampliare i propri vigneti.
A Bolgheri, nella Tenuta Campo al Mare, sono stati già impiantati 3 ettari tra Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon e 1,2 ettari di Vermentino, mentre a Greve in Chianti, nella Tenuta di Nozzole, sono già stati realizzati gli scassi per impiantare, nel 2020, 5 nuovi ettari di Sangiovese e altrettanti di Cabernet Sauvignon.
“In alcuni casi, come a Bolgheri, si tratta di vigneti nuovi, in altri, come nel Chianti Classico, di impianti vecchi che vengono sostituiti. Ma nel territorio del Gallo Nero, in particolare - spiega ancora Folonari a WineNews - guardiamo anche alla possibilità di acquisire nuovi terreni confinanti con in nostri, dove poter valorizzare i diritti di impianto di cui siamo in possesso. L’ampliamento del patrimonio vitivinicolo è per noi una priorità assoluta,sulla quale siamo sempre pronti ad investire, e a questa priorità affianchiamo un’attenzione costante al rinnovamento, vera chiave di volta per tutte le aziende che vogliono crescere: sono certo che la completa automatizzazione del processo di imbottigliamento e confezionamento avrà una ricaduta fortemente positiva non solo sull’efficienza e sui costi ma anche su tutta la nostra produzione nel suo complesso”.
Ma anche l’ospitalità è una priorità: “far degustare i nostri vini in contesti particolari, abbinati a certi tipi di piatto, aiuta a far si che chi li assaggia se li ricordi più facilmente, ed è un aspetto importantissimo. Anche per questo, a Bolgheri, in collaborazione con Omar Barsacchi dell’Osteria Magone, abbiamo destinato un nostro podere confinante con il ristorante ad un progetto comune, la creazione di in Wine Bar, dedicato in maniera particolare ai nostri vini, e alla carne di Dario Cecchini, che speriamo di riuscire ad aprire nella prossima primavera”.
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