Una politica di lungo corso a guidare il Ministero dell’Agricoltura di Francia, una viticoltrice bordolese ai Rapporti con il Parlamento: così ha deciso, dopo quasi due mesi dalle elezioni, il nuovo Primo Ministro di francese, Michel Barnier, che, nelle scorse ore, ha annunciato la sua squadra di Governo, con il primo CdM previsto per oggi pomeriggio all’Eliseo. A guidare il dicastero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dopo Marc Fesneau, dunque, sarà Annie Gevenard, esponente del partito dei Repubblicani, e già in passato, tra le altre cose, sindaco di Morteau, a pochi chilometri da Digione e della Borgogna. Ringraziando Barnier per la fiducia e Fesnau per il suo lavoro, la Gevenard ha spiegato: “gli agricoltori hanno bisogno di azione, verità e rispetto. Questa sarà la mia linea d’azione. Incontrerò presto i loro rappresentanti. Gli agricoltori soffrono per essere mal considerati. Vogliono vivere dignitosamente della loro professione e nutrire il Paese con prodotti di qualità. Le norme devono proteggere il loro lavoro e la qualità dei prodotti consumati in Francia. Non metterli in una posizione di svantaggio. In Francia e all’estero, gli agricoltori risentono degli effetti del riscaldamento globale. Tutti noi vogliamo tramandare un pianeta sano. Lavoriamo insieme, rispettandoci e ascoltandoci a vicenda”, ha detto il neo Ministro dell’Agricoltura francese, che eredita anche la gestione delle difficoltà che attraversa il settore vino, e che dovrà portare a casa, tra le altre cose, il via libera in Ue ai 120 milioni di euro stanziati dal Governo francese per estirpare 30.000 ettari di vigneti ed eliminare un po’ di produzione che non trova mercato. Ad aiutarla, almeno in tema vinicolo, potrebbe essere la collega di Governo, la neo Ministra ai Rapporti con il Parlamento, Nathalie Delattre, già segretaria del partito Radicale. Che, tra le altre cose, è anche produttrice di vino, dal 2003, con la piccola cantina Domaine Bellevue, a Langoiran, in Nuova Aquitania, nella Gironda, ed è già stata co presidente del’Association Nationale des élus de la Vigne et du Vin (Anev), nonché vicesindaco di Bordeux e senatrice, e già impegnata in diverse battaglie a sostegno del settore enoico francese. Che oggi si trova davanti a tante sfide: un mercato che soffre (come per tutti), il cambiamento climatico, le difficoltà del passaggio generazionale e così via. Che il nuovo Governo Barnier, chiamato a guidare la Francia dopo le elezioni anticipate arrivate in seguito alle dimissioni, post elezioni Ue, di Emmanuel Macron, dovrà affrontare, a tutela di un settore, il vino, che, in Francia, come in Italia, è tra i più importanti a livello non solo economico, ma anche simbolico ed identitario. Ed è in grande difficoltà.
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