Nel 2016 i francesi hanno ridotto in maniera importante i consumi di alcolici, che passano dai 72,5 litri pro capite del 2015 ai 70,7 litri dello scorso anno, ma dal 2007 sono ben 10 i litri in meno di vino, birra e distillati bevuti dai consumatori d’Oltralpe, come raccontano i dati raccolti da Kantar Worldpanel per il Barometro dell’Associazione degli Industriali francesi. Crolla anche la frequenza di consumo, con la maggioranza dei francesi che si concede una bevanda alcolica appena una volta a settimana, mentre il 18% non beve mai. Il numero dei bevitori quotidiani, invece, scende al 9% (era il 15% nel 2009), con gli uomini al 13% e le donne al 6%, ed un divario enorme tra giovani e anziani: il 15% di chi ha tra i 60 ed i 70 anni beve tutti i giorni, contro appena il 2% di chi ha tra i 18 ed i 25 anni.
Non subisce grossi scossoni, ma è comunque in calo, il budget destinato all’acquisto di alcolici, a 327,7 euro a persona (1,7 euro in meno del 2015), dovuto ad una frequenza degli acquisti che passano dai 25,4 del 2015 ai 25,1 del 2016, per una spesa media ferma a 13 euro. A fermarsi, invece, è l’emorragia della clientela di bar e ristoranti, che dopo il -13,4% del periodo 2008-2015 rimane stabile, una controtendenza legata, con ogni probabilità, al rimbalzo del turismo, sia interno che esterno, registrato negli ultimi tre mesi del 2016.
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