Il “climate change”, anche in vigna, è una sfida globale. E ora, due superpotenze della scena enoica, la Francia e la Cina, una ai vertici della produzione, l’altra indicata come primo mercato assoluto del futuro prossimo, ma sempre più anche Paese produttore, si alleano per affrontarla.
Nasce così Lia Innogrape, progetto di ricerca che vede alleati l’Inra - Institut national de la recherche agronomique, istituto pubblico del Governo francese, l’Università di Bordeaux e la Cas - Chinese Academy of Sciences di Pechino, che per 5 anni, inizialmente, vedrà trenta ricercatori francesi e cinesi lavorare insieme e condividere conoscenze e tencologie in campo vitivinicolo. Gli obiettivi primari del nuovo progetto, sono la ricerca sul nuove varietà di vite resistenti alle malattie e capaci di adattarsi meglio al cambiamento climatico, la migliore comprensione dei meccanismi che incidono sulla qualità delle uve in risposta a fattori ambientali e pratiche viticolturale, e la formazione di esperti in materia.A dare il via al progetto è stata la firma ufficiale dell’accordo, il 28 settembre a Pechino, da parte dei vertici dei due istituti, il direttore dell’Inra Philippe Mauguin, ed il direttore dell’Istituto di Botanica del Cas, Jing-Yun Fang.
Una collaborazione che è l’evoluzione di un partnership già decennale tra Francia e Cina sul fronte della ricerca vitivinicola, con il progetto Innogrape che sarà inizialmente finanziato alla pari dai due istituti, mentre altri fondi saranno poi reperiti sul mercato, anche per progetti particolari di lungo termine.
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