La stampa francese, raccontando la ProWein 2023 di Dusseldorf, non ha perso occasione per sottolineare come lo sciopero dei mezzi pubblici abbia creato più di qualche problema, negli ultimi due giorni della fiera internazionale, a produttori ed operatori. Problemi, comunque, risolti senza troppi intoppi dall’efficienza e dal numero dei taxi a disposizione della città tedesca. Lo stesso non si può dire per la situazione creatasi nei porti più importanti di Francia, paralizzati da giorni dagli scioperi contro la riforma delle pensioni voluta dal Governo Macron, che hanno portato nelle strade del Paese milioni di persone. A pagarne le conseguenze anche le esportazioni di vino e di liquori, che passa soprattutto per Le Havre e Fos-sur-Mer, da dove partono le navi commerciali dirette ad Anversa, Rotterdam e Barcellona.
La catena delle spedizioni, da due settimane, deve fare i conti con gli scioperi che riguardano diverse categorie di lavoratori, dai portuali ai lavoratori delle raffinerie, fino ai rimorchiatori. Una condizione talmente complessa e nebulosa da rendere impossibile pianificare il lavoro della logistica marittima, tanto che molti spedizionieri, una volta messi insicurezza i container, stanno già pensando di spostarli in altri porti europei, Genova e Barcellona in particolare. Con un altro rischio: che si saturino anche questi, per non parlare dei costi. Di certo, la situazione va sbloccata, perché se i container non partono non possono essere riempiti di nuovo, rallentando tutta la supply chain.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024