Se in Italia il quadro degli aiuti di Governo al settore vino, fiaccato dalla crisi dovuta al lungo lockdown seguito alla pandemia di Covid-19, si fa via via più chiaro, in Francia continua a regnare una certa incertezza, vissuta con un certo malumore dal mondo enoico d’Oltralpe. Ieri, infatti, come racconta il portale francese “Vitisphere”, il Governo ha bocciato la richiesta delle organizzazioni del vino d’Oltralpe di un esonero dal pagamento delle tasse per il periodo marzo-giugno, limitandolo solo alle aziende che dimostrino di aver perso nei quattro mesi di crisi acuta più dell’80% dei propri fatturati: i produttori chiedevano l’esenzione totale per chi avesse perso il 60% dei fatturati o più, e l’esenzione del 50% dei contributi per chi fosse sopra questa soglia. La buona notizia, invece, arriva dal fronte distillazione: alla dotazione iniziale di 150 milioni di euro, che avrebbe coperto solo il 60% delle richieste arrivate, che riguardano 3,3 milioni di ettolitri, verrà aggiunto un plafond di ulteriori 45 milioni di euro. Il tavolo è comunque ancora aperto, i fronti sono molti, a partire dalle misure di compensazione da decidere per supplire agli effetti dei dazi Usa, che gravano su molte delle produzioni francesi, a partire da quelle di Bordeaux, risparmiando, almeno per ora, lo Champagne.
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