Generosa, passionale, capace di grandi slanci, intessuta di ricordi e omaggi a Napoli, la sua città d’elezione: ecco la cucina di Sophia Loren, una delle più grandi passioni dell’attrice che lei stessa racconta nel volume di ricette “In cucina con amore” (1971), da quando, bambina, a Pozzuoli, sotto i bombardamenti, si rifugiava dietro le gonne di nonna Luisa, che cucinava imperterrita creando manicaretti dal nulla, all’amicizia con gli chef dei lussuosi hotel internazionali in cui ha soggiornato, come il Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, il 5 stelle lusso di Bologna che le dedica un omaggio tra anedotti ed i suoi piatti preferiti (11 dicembre).
“Cucinare è un atto d’amore” sostiene Sophia Loren. E la sua cucina è proprio come lei. Con Omaggio a Sophia Loren, il Grand Hotel Majestic celebra la sua famosa ospite attraverso le parole della scrittrice e giornalista Maria Teresa Cremonini, la musica e il cibo, con un menù a tema dello chef Cristian Mometti, dalle Napoletanine, le frittatine farcite, alla minestra di pasta e patate, dal vitello alla pizzaiola con melanzane “a scapece” alle zeppole, raccontando come la cucina abbia sempre avuto un ruolo di primo piano per una vera ambasciatrice del made in Italy nel mondo, anche nel periodo in cui era maggiormente impegnata a costruirsi una carriera, recitando in pellicole che hanno fatto la storia del cinema e del costume. “Documentatevi, leggete le ricette e sperimentatele, ma ricordatevi che il piatto più buono del mondo deve essere ancora inventato, e cercate, giorno per giorno, di inventarlo voi”, recita l’attrice nel suo libro di cucina.
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