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Germania in equilibrio, Cina in ripresa: il primo trimestre 2022 del vino italiano sui mercati

Le spedizioni globali a quota 1,7 miliardi di euro, nell’analisi WineNews dei dati Istat l’andamento nelle mete più importanti
CINA, DATI, EXPORT, Germania, GIAPPONE, GRAN BRETAGNA, ISTAT, RUSSIA, USA, VINO ITALIANO, Italia
Torna in territorio positivo l’import cinese di vino italiano

Il primo trimestre 2022, al netto del periodo di riferimento, ossia il momento peggiore vissuto dal commercio internazionale, quando la seconda ondata di restrizioni aveva fatto precipitare consumi e morale di una buona parte del mondo occidentale, segna per le spedizioni di vino italiano all’estero una crescita del +18,3% sul primo trimestre 2021, a quota 1,7 miliardi di euro. L’aspetto positivo è che i dati di tutti i Paesi considerati dall’analisi WineNews sugli ultimi dati Istat sono migliorati, con la sola, prevedibile, eccezione della Russia.

Procedendo con ordine, dai mercati più vicini, quelli europei, in Francia le importazioni di vino italiano sono cresciute del 44,6%, a quota, 57,3 milioni di euro. Importante anche la performance dell’Austria, dove le spedizioni crescono del +39,6% a 29,4 milioni di euro, mentre la Svizzera segna una crescita del +9,7% a 104 milioni di euro. La Germania, dopo la frenata di febbraio 2022, nel periodo gennaio-marzo inverte il trend (+1,1%), per 265 milioni di euro di vino italiano importato nel periodo. Ottimo il dato del Belgio, che nel primo trimestre 2022 ha acquistato il 44% in più di vino italiano (53 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2021. Nei Paesi Bassi la crescita è, invece, del +5,7%, a quota 51,3 milioni di euro.

Nei Paesi del Nord Europa la crescita è omogenea e sostenuta: si va dal +29,3% delle spedizioni di vino italiano verso la Danimarca (45,4 milioni di euro) al +18% della Norvegia (26 milioni di euro), fino al +12% della Svezia (49,6 milioni di euro). Ancora ottimi i numeri della Gran Bretagna, dove pub, locali e ristoranti, un anno fa, riaprirono il 12 aprile, per cui sarà interessante, il prossimo mese, capire la reale entità di questa crescita, che nel primo trimestre 2022 segna il +50%, a 170 milioni di euro. Arriva, attesa ma non traumatica, la frenata delle importazioni di vino italiano in Russia, limitate, almeno per ora, ad un -4,7% (24,2 milioni di euro): il vino, è bene ricordarlo, non è oggetto di sanzioni, se non nelle sue produzioni top, sopra i 300 euro a bottiglia.

Oltreoceano, gli Usa si confermano saldamente il primo mercato per le spedizioni di vino italiano, che, nel primo trimestre 2022, segna una crescita del +12,6%, a 403 milioni di euro. Molto bene anche il Canada, che accelera persino sul mese scorso, al +38,9% per 100 milioni di euro di vino italiano importato. Buone notizie dalla Cina, che inverte la rotta e torna in territorio positivo: +5,7%, a 29,6 milioni di euro, un trend in linea con i dati, sorprendenti, dell’economia di Pechino, tornata a correre sia sul fronte delle spedizioni che su quello degli acquisti. Ancora bene il Giappone, dove il vino italiano cresce del +26,7%, a 44,6 milioni di euro. Infine, piccoli miglioramenti per Corea del Sud e Hong Kong, che crescono, rispettivamente, del +5,7% e del +7,4%, a 20,4 e 5,7 milioni di euro.

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