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ECONOMIA

Gli effetti del Covid e la crisi economica fanno decollare le vendite dei discount alimentari

Nel 2020, con un balzo del +8,2% sul 2019, hanno fatto registrare il secondo tasso di crescita più elevato (analisi Coldiretti)
Coldiretti, DOSCOUNT, ISTAT, SPESA, Non Solo Vino
Il boom dei discount nel 2020

La crisi si legge anche negli scontrini e si nota in quello che viene messo nel carrello. Il Covid-19 ha appesantito le difficoltà di tante famiglie che al momento di fare la spesa scelgono cibo low cost per far rientrare più prodotti possibili nelle proprie possibilità economiche. Il risultato è una crescita importante per i discount alimentari che segnano un balzo del +8,2% nelle vendite del 2020 rispetto all’anno precedente, facendo registrare il tasso di crescita più elevato dopo il commercio elettronico, che è aumentato su base annua del +34,6%. Numeri che emergono da una analisi Coldiretti, sui dati Istat, sul calo del commercio al dettaglio nel 2020, un calo che non tocca l’alimentare, e che fa segnare una crescita del 3,7% in controtendenza rispetto all’andamento negativo generale a causa dell’emergenza Covid.
La “corsa” ai discount è la fotografia di una situazione che mostra le difficoltà con cui devono fare i conti le famiglie italiane che, in tempo di Covid, per risparmiare orientano le proprie spese su canali a basso prezzo e su beni essenziali come cibi e bevande. Il trend positivo delle vendite dei generi alimentari è alimentato anche dalla situazione di stallo, tra limitazioni e chiusure, con cui convivono da mesi ristoranti, bar e pizzerie. E il fatto che molti uffici, di fatto, si sono spostati a casa con la diffusione del lavoro da remoto ha rappresentato una spinta ulteriore in tal senso.
Coldiretti ha sottolineato che il risultato positivo delle vendite alimentari che riguarda la grande distribuzione (4,4%) e addirittura anche le piccole botteghe (+4,1%) è sostenuto in realtà dal crollo dei consumi fuori casa in bar, ristoranti e mense per la preoccupazione del contagio, lo smart working, le preoccupazioni e le chiusure forzate che hanno favorito l’acquisto di alimenti da consumare tra le mura domestiche
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