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TURISMO E NUOVE TECNOLOGIE 

Gli under 34 scelgono la meta dei viaggi con Instagram, ma il futuro è l’intelligenza artificiale 

Cresce l’enoturismo e nasce la “lingua” virtuale che riconosce i vini e le annate: gli ultimi trend del settore al Bto (Be Travel Onlife), a Firenze
Bto, FIRENZE, INTELLIGENZA ARTIFICIALE., TURISMO, Non Solo Vino
Nel futuro del turismo c’è l’intelligenza artificiale (ph: Pexels)

È Instagram, il social delle immagini, a far sognare (e far partire) gli under 34, e per questa fascia di popolazione si dimostra anche uno strumento potente per la pianificazione delle attività da fare in vacanza Ma i veri influencer sono gli amici: prima di partire il viaggiatore italiano consulta le persone che conosce, piuttosto che le recensioni online. Eppure il futuro del turismo è l’intelligenza artificiale: molte le nuove applicazioni dell’AI al mondo del travel e dell’enogastronomia, dalle visite virtuali alle strutture ricettive alla futuristica Hypertaste, la “lingua artificiale” di IBM Research che identifica vini e annate. Ecco le ultime tendenze, emerse in Bto n. 15 (Be Travel Onlife), evento dedicato alle nuove tecnologie applicate al turismo, di scena, in questi giorni, alla Stazione Leopolda a Firenze.
Secondo la ricerca PhoCusWright, presentata dal suo analista per l’Italia, Giancarlo Carniani, i social media non vengono sfruttati per la pianificazione dei viaggi, ma influenzano la scelta della destinazione: è soprattutto Instagram, il social network delle immagini per antonomasia, che ha potere sugli under 34, che sono anche i più pronti ad abbracciare strumenti di intelligenza artificiale per strutturare i propri spostamenti futuri. Secondo la ricerca ignorare l’intelligenza artificiale generativa non è più possibile: entro 4-5 anni l’impatto dell’AI sarà sempre più preponderante, grazie ad analisi predittive, tecnologie di Vr e di mediazione linguistica, ed entro 7-10 anni sarà fondamentale per creare offerte personalizzate e connessioni di nuova generazione, ma avrà una grande influenza anche attraverso la robotica e il quantum computing.
Al Bto, promosso da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, si è dimostrato particolarmente dinamico il settore dell’enoturismo: secondo i dati Nomisma, gli eventi organizzati in tema vino sono passati dal 9% degli anni 1993-2003 al 77% degli ultimi 5 anni, nello stesso periodo le degustazioni didattiche sono passate dal 9% al 70% delle esperienze offerte sul territorio, e i corsi di cucina legati al vino sono cresciuti dal 4% al 36%. Crescono anche i wine wedding, passati dal 2% al 34%. E le cantine si attrezzano per essere più attrattive, proponendo pranzi e degustazioni con prodotti tipici (dall’11% al 72%), degustazioni in aree attrezzate e incontri con il vignaiolo. Ma, in Bto (Be Travel Onlife), sono andate in scena anche le più innovative tecnologie che fondono l’intelligenza artificiale generativa con il mondo del travel e dell’enogastronomia: Hypertaste, la “lingua artificiale” di IBM Research, è in grado di identificare vini, terroir, annate e descrittori gustativi con una precisione che sfiora il 100%, ed è stata presentata, per la prima volta, in un evento pubblico in Italia. Invece con Meta Mirror, applicazione di artificial intelligence di Carraro Lab, semplicemente passando davanti a uno schermo i visitatori sono inghiottiti in un universo parallelo e possono vedersi in contesti differenti, visitando virtualmente destinazioni e strutture ricettive.
Secondo il Ministro del Turismo Daniela Santanchè “l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il settore turistico, aprendo a nuove opportunità e sfide. Si tratta di uno strumento che consente alle aziende di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, fornendo la possibilità di comprendere meglio i bisogni e le preferenze dei viaggiatori, offrendo di conseguenza esperienze di viaggio personalizzate e altamente targettizzate. Al contempo l’IA potrebbe portare ad una maggiore automazione di attività, come la gestione delle prenotazioni e l’assistenza clienti. Questo richiederà competenze diverse per il personale del settore turistico, per questo abbiamo stanziato un apposito fondo iniziale da 21 milioni per la formazione all’interno delle carriere nel turismo. Ciò implica la necessità di ulteriori e mirati investimenti in infrastrutture tecnologiche e formazione del personale tramite i quali si possa migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti dall’industria turistica italiana. Dobbiamo infine sviluppare un sistema normativo che promuova l’uso responsabile dell’IA, per proteggere i dati e la privacy degli utenti”.
“La rivoluzione del turismo che parte dal cibo”, è anche l’affermazione di Slow Food Italia, impegnata in un lavoro di progettazione e realizzazione di un’offerta turistica le cui comunità locali, fatte di produttori, ristoratori, guide, operatori di turismo esperienziale, sono impegnate nella costruzione di un nuovo modello di ospitalità. Comunità che possono rappresentare la chiave per un cambiamento necessario per il comparto turistico, che, nell’era post-Covid, vede purtroppo espandersi fenomeni di spopolamento dei luoghi da un lato e di over-tourism dall’altro, contribuendo a ridurre ulteriormente la biodiversità di tanti ecosistemi.
Sul fronte food & wine tourism, invece, il fisico Fabrizio Palla, dirigente Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Sezione di Pisa e associato del Cern di Ginevra), ha guidato i partecipanti in fondo al mare, alla scoperta dei vini affinati sui fondali: un viaggio proseguito in superficie, sulle Isole di Mazzorbo (nella Laguna di Venezia) e Lanzarote, per conoscere vigneti eroici, parte di un paesaggio culturale diventato fonte attrattiva per un turismo consapevole, oltre che gaudente.

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