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SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO

Green economy tra vino e piadine: 15,7 milioni di euro per rilanciare l’agroalimentare nelle Marche

Patto tra Mise, Regione, Univpm e un pool di privati guidati dalla cooperativa Moncaro per investire in ricerca e innovazione nel wine&food
CIBO, INVESTIMENTI, MARCHE, MNISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, MONCARO, PUBBLICO PRIVATO, vino, Italia
I vigneti di Moncaro ad Acquaviva Picena

Per uscire dalla crisi della pandemia e per pianificare piani e strategie di successo a lungo termine una delle possibili soluzioni è la sinergia virtuosa tra pubblico e privato. L’ultimo esempio arriva dalle Marche, dove la Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno stretto un patto con un pool di imprenditori e di ricercatori per investire 15,7 milioni di euro nel settore dell’agroalimentare in attività di ricerca e sviluppo su una nuova produzione vitivinicola e sull’applicazione di tecnologie intelligenti nella produzione food & wine.

Innovazione, green economy e maggiore qualità di prodotto tracciabile al 100%, riduzione di emissioni in atmosfera, scarti, inefficienze produttive, alti consumi energetici e impatto ambientale, ottimizzazione di costi e tempi con processi di produzione 4.0: sono gli obiettivi del progetto “Nuove tecnologie per il Food & Wine del Made in Italy”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico (5,3 milioni), dalla Regione Marche (473.000 euro) e da un gruppo di privati con capofila la cooperativa agricola Terre Cortesi Moncaro (oltre 7 milioni da investire nelle sedi di Montecarotto, Acquaviva Picena e Camerano per l’innovazione 4.0 del processo produttivo vitivinicolo, più altri 5,8 milioni per l’inserimento di tecnologie sviluppate insieme ad Aspra, azienda di Jesi), con la compartecipazione di Alimentari Brunori, azienda che sforna 100.000 piadine al giorno nei laboratori di Montemaggiore al Metauro e di Cartoceto, che impiegherà 1,4 milioni in tecnologie intelligenti, e l’Università Politecnica delle Marche, che destinerà 1,4 milioni allo studio di nuove tecnologie di gestione del vigneto, tra loro interconnesse e capaci di limitare l’impatto ambientale.


L’iniziativa, presentata il 12 febbraio a Montecarotto dall’assessore regionale all’Agricoltura Mirco Carloni e dal presidente di Moncaro Doriano Marchetti, punta a creare 56 nuovi posti di lavoro (di cui 26 occupati da laureati) in un triennio e altri 410 generati nell’indotto. Il futuro dell’agroalimentare nelle Marche passa da questa forma di partenariato pubblico-privato.

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