Spesso definita “sciovinista”, anche quando si parla di vino, la Francia si scopre aperta ai vini del mondo. E quelli stranieri più amati sono, prima di tutto, quelli italiani. Emerge da uno studio realizzato da Wine Paris, edizione n. 1 della nuova fiera enoica che debutterà nella capitale francese dall’11 al 13 febbraio. Da cui emerge che non solo l’86% dei francesi beve vino, e il 56% lo fa regolarmente (almeno una volta a settimana, ndr), ma anche che, sebbene le preferenze siano per i vini nazionali, c’è un 57% di consumatori che ama bere anche “straniero”, soprattutto nelle città più grandi, riconoscendo la qualità delle diverse produzioni del mondo. A partire proprio da Parigi, la città in cui, “ça va sans dire” si beve più vino straniero (lo fa il 58% dei parigini), e dove il preferito è proprio quello italiano (43%).
Un aspetto interessante, se si tiene conto, tra le motivazioni d’acquisto, il Paese d’origine è una priorità per l’87% dei francesi, al pari del territorio di origine e del prezzo.
E se tra i vini più amati e conosciuti Oltralpe ci sono proprio quelli italiani, che sono la prima scelta per il 46% dei consumatori, seguiti da Spagna (35%) e Cile (15%), e poi via via Sudafrica, Argentina, Australia, Usa, e Germania.
Con delle peculiarità legate anche alle posizione geografiche: in Corsica, per esempio, la percentuale di chi preferisce i vini italiani sale al 63%, mentre in Occitania o nella Nuova Acquitania, gli amanti dei vini spagnoli salgono al 54%
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