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I TICKET PER I LAVORI STAGIONALI AGRICOLI , DOPO SPAGNA, GERMANIA E FRANCIA, ARRIVERANNO ANCHE IN ITALIA. LA PROPOSTA ARRIVA DA CONFAGRICOLTURA. I VOUCHER SONO GIÀ PREVISTI IN FORMA SPERIMENTALE DALLA LEGGE BIAGI, MA NESSUNO LI HA MAI ATTUATI

Potrebbero arrivare presto anche in Italia i voucher per i lavori agricoli stagionali, che riguarderebbero in primis la vendemmia. L’adozione di questo strumento, che era già previsto in via sperimentale nella legge Biagi, ma che non è mai stato adottato, è stata riproposta dalla Confagricoltura, con lo scopo di semplificare le pratiche burocratiche legate a questo tipo di attività, spesso di breve durata, che garantirebbe anche il rispetto dei diritti dei lavoratori.
“È una proposta che vorremmo coinvolgesse le associazioni dei lavoratori, degli imprenditori e anche i sindacati - ha dichiarato a www.winenews.tv  Francesco Taddei, direttore della Direzione sindacale e legislativa di Confagricoltura -. La proposta, fino ad oggi non attuata, ha riscosso l’attenzione del ministro del Lavoro Paolo Ferrero, ma bisogna discuterne”.
I voucher, già in uso in altri paesi europei tra cui Francia, Spagna e Germania dovrebbero venire acquistati dai datori di lavoro presso le sedi Inps, (ma l’idea è di renderli reperibili anche presso esercizi accessibili ovunque come le tabaccherie), e distribuiti poi ai lavoratori a cura dell’azienda; coprirebbero sia la retribuzione netta, che i cosiddetti costi sociali, ossia la contribuzione previdenziale dei lavoratori, l’assicurazione sanitaria, e anche i costi di distribuzione dei voucher.
Uno degli elementi fondamentali è il valore economico dei tagliandi, per ora indicato dalla legge Biagi intorno ai 10 euro: “Ma la misura non è scritta nella pietra - commenta Taddei - va concertata con i datori di lavoro e con i sindacati, l’importante sarebbe affermare il metodo. Dobbiamo stabilirne il valore e poi concordare la cifra per noi minima, per l’Inps massima, della contribuzione previdenziale che deve essere detratta dal voucher”.
La maggior parte dell'importo comunque sarebbe dedicata alla retribuzione netta del lavoratore.
Tutto pronto per la prossima vendemmia dunque? “Piano, piano - conclude Taddei - se fosse solo per noi saremmo pronti anche da domani. Il mondo politico ha mostrato interesse, ma dobbiamo tenere conto degli eventuali tempi di attuazione. Comunque alla prossima vendemmia mancano più o meno tre mesi, un periodo in cui si possono fare tante cose, se c’è la volontà”.

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