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ANALISI

I vigneti del Barolo sono i più cari d’Italia, poi Brunello, Bolgheri e Conegliano Valdobbiadene

Le quotazioni tra i filari di Tecnocasa (per “Il Sole 24 Ore”), con i dati di Crea e WineNews
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I vigneti delle Langhe, i più preziosi d’Italia

I vigneti più cari d’Italia sono ancora quelli del Nebbiolo di Langa destinati alla produzione del Barolo, quotati, secondo i dati del Crea aggiornati al 2020, tra i 200.000 euro e 1 milione e mezzo di euro ad ettaro, a fronte di una media, in Piemonte, decisamente più abbordabile: 73.000 euro ad ettaro, considerati anche picchi di 3 milioni di euro ad ettaro per i cru più importanti di Barolo e Barbaresco, come racconta l’analisi di Tecnocasa per Il Sole 24 Ore, prendendo in considerazione anche, come fonte, le quotazioni di WineNews. Ad acquistare, sono principalmente le aziende del vino già presenti sul territorio, ma se ci si allontana dalle zone più pregiate, l’interesse e le richieste arrivano anche dall’estero: Nord Europa, Inghilterra e Svizzera, soprattutto.

Restando sulle quotazioni del Crea, il costo medio di un vigneto in Veneto è decisamente più alto: 139.000 euro ad ettaro. Seppure con picchi sensibilmente inferiori, toccati dai vigneti del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, in vendita, secondo le stime di WineNews, tra i 350.000 ed i 500.000 euro ad ettaro, ma vanno forte anche quelli delle colline di Asolo: 250.000-380.000 euro ad ettaro. Più basse le quotazioni della Valpolicella, che vanno dai 100.000 euro della pianura ai 180-200.000 euro ad ettaro della zona classica. In Toscana, invece, un ettaro vitato a Brunello di Montalcino costa tra i 250.000 ed i 700.000 euro, con punte decisamente più alte, capaci si superare anche i 2 milioni di euro. Quotazioni importanti anche a Bolgheri (200-400.000 euro ad ettaro) e nel Chianti Classico, dove la forbice è tra i 90-150.000 euro ad ettaro della provincia di Siena ed i 110-160.000 euro ad ettaro della provincia di Firenze.

Nel resto d’Italia, in Lombardia il prezzo medio per un ettaro vitato è di 58.600 euro, con gli affari che riguardano soprattutto l’Oltrepò Pavese, con i prezzi che vanno dai 40.000 ai 60.000 euro ad ettaro, e la Franciacorta, dove le quotazioni partono dai 200.000 ad ettaro per raggiungere prezzi decisamente superiori. Interessante il mercato dei vigneti nel Lazio, dove, secondo le quotazioni di WineNews, i vigneti più preziosi sono quelli dei Castelli Romani, che passano di mano a 80-100.000 euro ad ettaro. In fermento anche il Sud della Regione, dove si produce il Cesanese del Piglio, e dove un ettaro vitato può valere tra i 70.000 e i 100.000 euro ad ettaro. Ed ancora, in Friuli-Venezia Giulia si va dai 40.000 ai 90.000 euro ad ettaro nei Colli Orientali, mentre nel Collio ci vogliono tra i 45.000 ed i 120.000 euro per un ettaro vitato. In Umbria le quotazioni per i vigneti del Sagrantino di Montefalco vanno dai 35.000 ai 45.000 euro, nelle Marche la forbice per un ettaro vitato a Verdicchio nella zona di Matelica è tra i 25.000 ed i 45.000 euro ad ettaro. Quotazioni tra i 22.000 ed i 60.000 euro ad ettaro nelle Do d’Abruzzo, tra i 25.000 ed i 60.000 euro ad ettaro i prezzi in Irpinia, più accessibile il Vulture: 22-40.000 euro ad ettaro. Infine, le isole, con l’Etna che si conferma territorio più prestigioso e quotato di Sicilia (37-75.000 euro ad ettaro), mentre l’Ogliastra, in Sardegna, è di gran lunga il territorio più abbordabile: un ettaro di Cannonau costa tra gli 11.000 ed i 15.000 euro.

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