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Il 2017 della Repressione Frodi: su 53.733 controlli (17.527 nel settore vinicolo) il 26,8% ha fatto emergere irregolarità. Crescono controllo sul web (con eBay, Amazon e Alibaba) e cooperazione Ue. Registro telematico del vino: una rivoluzione

Nel 2017 è proseguito il trend di crescita per il made in Italy agroalimentare, specie all’estero, dove vale ben 41 miliardi di euro, anche grazie al lavoro del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi di Prodotti Agroalimentari (Icqrf), fondamentale per consolidare la reputazione della qualità dei prodotti italiani, specie se si vogliono raggiungere, entro il 2020, i 50 miliardi di euro di export agroalimentare. Ad analizzare l’attività dell’Arma in termini di controlli, ci pensa il “Report Attività” 2017, presentato dal Ministero delle Politiche Agricole, che contiene il dettaglio dell’attività svolta contro frodi, usurpazioni, fenomeni di Italian sounding e contraffazioni a danno del made in Italy di qualità e dei consumatori, nonché nel contrasto alla criminalità agroalimentare.
Nel 2017 l’Icqrf ha eseguito 53.733 controlli, di cui 40.857 controlli ispettivi e 12.876 analitici. Gli operatori verificati sono stati oltre 25.000 e i prodotti controllati oltre 57.000. Le irregolarità rilevate hanno riguardato il 26,8% degli operatori, il 15,7% dei prodotti e il 7,8% dei campioni. Sono state inoltrate all’Autorità Giudiziaria 455 notizie di reato, e sono state elevate 3.715 contestazioni amministrative. Gli Ispettori hanno qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria, e anche nel 2017 hanno portato a termine, su delega della Magistratura, importanti azioni a contrasto della criminalità agroalimentare: oltre 22.000 tonnellate di prodotti sequestrati per un valore complessivo di oltre 103 milioni di euro pongono l’Icqrf ai vertici degli organismi europei di Polizia giudiziaria nel settore agroalimentare.

I controlli hanno riguardato tutta la filiera agroalimentare: dei 53.733 controlli, l’88% ha riguardato i prodotti alimentari e il 12% i mezzi tecnici per l’agricoltura (mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari). Con riferimento ai settori agricoli, 17.527 controlli hanno interessato il settore vitivinicolo, 7.843 l’oleario, 5.086 il settore della carne, 4.977 il lattiero caseario, 2.708 l’ortofrutta, 2.406 i cereali e derivati, 1.971 le conserve vegetali, 733 le sostanze zuccherine, 793 miele, 613 bevande spiritose 518 uova, e 1.967 altri settori.
I controlli ispettivi e analitici sui mezzi tecnici in agricoltura sono stati nel complesso 6.591. In settori come vino e olio d’oliva l’Icqrf svolge il maggior numero di controlli antifrode al mondo. Come Autorità di controllo, nel corso del 2017, sono state direttamente elevate 3.715 contestazioni amministrative per violazioni alle norme in materia di produzione e commercializzazione di prodotti agroalimentari. Ad esse si aggiungono 3.131 diffide emesse nei confronti degli operatori in attuazione del cosiddetto Decreto “Campolibero”. Come Autorità sanzionatoria - la legge attribuisce questa funzione all’Icqrf per numerose violazioni nell’agroalimentare, anche contestate da altre Autorità di controllo - nel 2017 l’Icqrf ha emesso 1.939 ordinanze-ingiunzioni di pagamento per un importo di circa 10,5 milioni di euro.

A livello internazionale e sul web l’attività di tutela del made in Italy agroalimentare ha raggiunto risultati rilevanti: l’esperienza nei controlli ex officio e sul web è una best practise europea. Sul web, in particolare, l’Icqrf ha consolidato nel 2017 la cooperazione con Alibaba ed Ebay ed ha ottenuto risultati di rilievo anche su Amazon: gli interventi 2017 a tutela delle produzioni italiane sui tre web market places sono stati 295, con il 98% di successi. Dal 2017 inoltre la cooperazione con Ebay è stata estesa consentendo all’Icqrf di segnalare direttamente alla piattaforma e-commerce anche le non conformità riscontrate relative alle informazioni degli alimenti ai consumatori, compresi i claims salutistici e nutrizionali. Il “Memorandum of Understanding” siglato con Alibaba ha consentito nel 2017 di sviluppare una forte cooperazione, ed operare i primi blocchi di commercializzazione di prodotti irregolari su siti in lingua cinese: un risultato che pone l’Italia all’avanguardia nel mondo per la tutela delle proprie produzioni.
Come sottolineato dal Ministro Martina, i mercati cambiano velocemente e servono strumenti stabili per comprendere questi cambiamenti. “E proprio sul digitale abbiamo creato un’esperienza straordinaria, arrivando ad essere anche un punto di riferimento oltre confine per quanto riguarda la qualità dei controlli. Bisogna lavorare sulla frontiera dei controlli se vogliamo aumentare ancora di più la nostra competitività”.
Come Food Fraud Contact Point Icqrf ha gestito 18 segnalazioni attraverso il sistema di Assistenza Amministrativa e di Cooperazione a tutela dei consumatori europei, mentre in Italia Icqrf svolge la vigilanza sugli organismi di controllo, pubblici e privati, delle produzioni agroalimentari di qualità regolamentata (produzioni da agricoltura biologica, prodotti agricoli e alimentari Dop, Igp e Stg, vini a denominazione di origine e a indicazione geografica). Nel 2017 si parla di audit su 50 organismi di controllo, 31 sulle produzioni a Denominazione d’Origine e a Indicazione Geografica (15 dei quali i vini), 15 le produzioni nel settore biologico e 4 le produzioni di qualità certificata volontaria. Per semplificare e sburocratizzare il sistema produttivo l’Icqrf ha attuato la dematerializzazione dei registri di carico e scarico relativi ai settori del vino, paste alimentari destinate all’esportazione, sostanze zuccherine, latte in polvere, burro.
Per il vino, in particolare, il 1 gennaio 2017 è entrato in vigore in Italia, unico Paese al mondo, l’obbligo di tenuta esclusivamente telematica dei registri: una rivoluzione che ha riguardato decine di migliaia di operatori. Icqrf è in grado di controllare quotidianamente online le giacenze e le movimentazioni di oltre 438.000 vasi vinari e di monitorare le oltre 20 milioni di operazioni enologiche e di movimentazione compiute annualmente nelle cantine italiane.
Per l’olio di oliva il registro telematico ha consentito anche nel 2017 di contrastare efficacemente frodi e irregolarità. Attraverso il Registro Unico dei Controlli Ispettivi “RUCI”, Icqrf ha potuto ottimizzare l’attività ispettiva evitando la sovrapposizione di controlli sulle imprese agricole: al 31 dicembre 2017 nel RUCI erano presenti i dati di oltre 507.000 controlli operati da Icqrf, Regioni, Organismi di certificazione e Arma dei Carabinieri.
Info: www.politicheagricole.it

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