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DATI

Il 2022 del Conegliano Valdobbiadene: 104 milioni di bottiglie per 634 milioni di euro (+2%)

A Vinitaly, i numeri del Rapporto Economico del Prosecco Docg, che lancia il festival letterario “Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene”
CO(U)LTURA CONEGLIANO VALDOBBIADENE, CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO DOCG, EXPORT, RAPPORTO ECONOMICO, SOSTENIBILITA AMBIENTALE, SOSTENIBILITA' SOCIALE, VENDITE, Italia
Le "rive", nel Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore

Nel 2022 il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ha commercializzato 104 milioni di bottiglie, a cui corrisponde un valore di 634 milioni di euro (+2% vs il 2021). Sono i dati economici più importanti presentati nel Rapporto Economico curato dal professore Eugenio Pomarici dell’Università di Padova a Vinitaly, di scena a VeronaFiere, e che sottolinea il trend positivo del 2022, iniziato con una disponibilità di prodotto superiore a quella del 2021 e da un giusto equilibrio tra la domanda e l’offerta con i prezzi.

In Italia, per quanto riguarda la suddivisione delle vendite per canale, l’Ho.Re.Ca e le enoteche caratterizzate da una riduzione dei volumi, cui corrisponde però un aumento del valore delle vendite in termini assoluti (+5%). Il canale grossisti e distributori ha registrato una crescita delle vendite di quasi il 2% in volume e di più dell’8% in valore. In crescita anche le quote assorbite dagli “altri canali” (vendite a privati di tipo tradizionale) che rispetto al 2021 hanno registrato un aumento del 28,7% in volume e del 32,1% in valore. Interessante notare la forte crescita in valore della tipologia Rive nella vendita diretta del 37,4% in volume e del 53,8% in valore.

Il 2022, così come il 2021, si caratterizza per un ulteriore consolidamento della posizione della Denominazione nelle destinazioni export tradizionali. Il Regno Unito si conferma anche per il 2022 come prima destinazione dell’export del Conegliano Valdobbiadene in valore e in volume raggiungendo 10,3 milioni di bottiglie esportate, per un valore di 56 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2021 del +7% in volume e del +11,3% in valore. Crescono anche le esportazioni verso la Germania e la Svizzera, secondo e terzo importatore della Denominazione, così come in Austria, negli USA e in Canada. In particolare, per quest’ultima destinazione si è registrata una ripresa delle importazioni (+71,8% in volume e +86,4% in valore). Si rileva un trend positivo nei nuovi mercati del Giappone, dei Paesi America Latina, del Sud-Est Asiatico, della Penisola Arabica e del Sud Africa che hanno incrementato nel 2022 le loro quote d’import.

“Lo spaccato che ci viene offerto dal Rapporto Economico è quello di una Denominazione che continua ad impegnarsi nel raggiungimento di obiettivi comuni, la promozione del proprio prodotto attraverso la valorizzazione del paesaggio in cui è inserito che influenza in modo diretto il percepito del nostro Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”, commenta la presidente del Consorzio di Tutela, Elvira Bortolomiol. “Stiamo assistendo ad una stabilizzazione dell’offerta della Denominazione sul livello quantitativo del 2021, con un valore del nostro prodotto in continua crescita, tutto questo nonostante un contesto non semplice, caratterizzato dall’incremento dei costi di produzione, dalle oggettive difficoltà nel reperimento di alcuni materiali e di comportamenti d’acquisto più prudenti”.

“Focalizzando l’attenzione sulla tipologia Spumante, che in termini di volume rappresenta la quasi totalità dell’offerta della Denominazione, le vendite nel 2022 sono leggermente calate in Italia (-3,4%), registrando però in contemporanea un aumento del prezzo medio (+4%) che ha consentito di mantenere piuttosto stabile il valore complessivo della produzione destinata al mercato interno”, aggiunge il professor Eugenio Pomarici. “Le vendite all’estero sono invece cresciute del 3,2% in volume e del 7,4% in valore; questa differenza di crescita determina un deciso incremento del prezzo medio a bottiglia (+4%), dovuto ad un miglior posizionamento della Denominazione su alcuni mercati esteri, oltre che agli effetti dell’inflazione”.

Focus - Sostenibilità ambientale e sociale

Anche nel 2022 la Denominazione appare impegnata nel progredire in un percorso verso livelli sempre più elevati di sostenibilità ambientale e sociale. Risultano infatti in crescita gli investimenti delle case spumantistiche in installazioni e tecnologie finalizzate a raggiungere livelli più elevati di autosufficienza energetica così come cresce il numero delle imprese che utilizzano energie rinnovabili con una quota complessiva sul totale utilizzato che raggiunge quasi il 60%. La sostenibilità sociale del sistema produttivo e commerciale che produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg resta uno dei punti centrali su cui continuare ad impegnarsi così che nell’anno appena trascorso, dalle più piccole alle maggiori case spumantistiche pongono in essere un’ampia gamma di azioni, con una particolare attenzione al benessere dei dipendenti. Si rileva che quasi l’80% delle aziende promuova il miglioramento della qualità dei luoghi di lavoro e più di un terzo abbia adottato un codice etico.

Notevole attenzione è posta anche all’organizzazione di incontri tecnici con i conferenti per migliorare la qualità delle materie prime (58%). L’attenzione verso la comunità risulta anche elevata, e si manifesta attraverso diverse attività: attività culturali e sportive a vantaggio del territorio, sostegno alla genitorialità, attività solidaristiche, rivolte anche verso Paesi in via di sviluppo. Le aziende della Denominazione sono anche promotrici della parità di genere, e peraltro si caratterizzano per una quota molto elevata di personale femminile, in modo particolare nei ruoli amministrativi e di responsabilità nelle attività di export la percentuale supera il 60%.

In conclusione è possibile affermare che l’analisi del 2022 restituisce l’immagine di una Denominazione dinamica che ha saputo superare le sfide degli ultimi anni. Una Denominazione strettamente legata ad una comunità operosa, anche in condizioni difficili, eroiche appunto, che caratterizzano i terroir straordinari presenti nel territorio, che si caratterizza per la grande lungimiranza che ha portato a mettere in campo investimenti importanti in risorse umane oltre che in mezzi e tecnologie. Tutte queste peculiarità hanno permesso alla Denominazione di evolvere in modo coerente con le attese della società, perfezionando nel tempo tecniche produttive e attività di valorizzazione del prodotto in una prospettiva di piena sostenibilità.

Focus - “Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene”

Il vino è parte integrante della nostra cultura, bevanda antichissima, la cui produzione, nel corso dei millenni, è stata migliorata grazie allo studio, alla sperimentazione e alla ricerca dell’uomo. La coltura della vite ha forgiato paesaggi, ha creato culture locali, definito comunità e proiettato l’Italia nel mondo. Nasce da questi presupposti “Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene” (il 6 e il 7 maggio al Castello San Salvatore a Susegana), il primo festival della letteratura del vino, che darà spazio a incontri con gli autori, banchi d’assaggio con i produttori, masterclass ma anche spettacoli di video proiezioni e mostre sulle diverse declinazioni del tema enologico, e gli ospiti saranno accolti in uno spazio ideato per consentire di approfondire i molti aspetti che il mondo enologico offre ai suoi appassionati e ai sempre più numerosi curiosi.

“Con Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene vogliamo proporre un modo più ampio e coinvolgente di proporre il nostro prodotto”, spiega Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio. “Si tratta di un evento che prende spunto dalla presentazione dell’ultima annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg per condurre il visitatore in un percorso appassionante nel mondo del vino. Attraverso gli incontri con gli autori e i loro libri, con i produttori di Conegliano Valdobbiadene, con le immagini, che useremo in varie modalità per raccontarne le molteplici sfaccettature, i visitatori avranno l’occasione di farsi sorprendere dai molteplici spunti di approfondimento e intrattenimento che siamo certi li coinvolgeranno”.

I visitatori e gli appassionati di vino potranno trascorrere un intero fine settimana tra incontri con i nomi più autorevoli dell’enologia italiana come l’agronomo Attilio Scienza e Luigi Moio, presidente dell’OIV; i critici più noti come Daniele Cernilli. Non si tralasceranno gli aspetti di marketing con Slwaska Scarso né i nomi e volti più evocativi del settore come Sandro Boscaini. Per chi desideri una panoramica completa sul prodotto, la sua origine, il suo territorio, sarà possibile iscriversi alle masterclass di approfondimento sul Conegliano Valdobbiadene anch’esse proposte “in abbinamento” a un libro che a vario titolo affronterà del territorio: dai versi di Andrea Zanzotto agli studi sui suoli del Direttore del Consorzio Diego Tomasi. Sarà coinvolto anche il giornalista e esperto del mercato globale del vino, Mike Veseth che intervistato da Susan Gordon, allargherà i nostri orizzonti oltre i confini nazionali. Infine, Gad Lerner dialogherà con Alberto Grandi proprio sull’origine delle denominazioni.

I libri e i loro autori insieme a esperti del settore, ai produttori di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg saranno l’espediente per far scoprire ai consumatori italiani e stranieri che il vino non è solo un prodotto che consumiamo ma espressione culturale in senso lato, passione, fatica, allegria, condivisione. Per questo l’evento si arricchisce anche di due mostre, una dedicata ai manifesti pubblicitari del settore che racconta come fino alla prima metà del ‘900 si promuoveva il vino e una mostra immersiva che si snoderà in alcune sale del Castello dalle 21 di sabato 6 maggio, in cui le il visitatore sarà letteralmente immerso tra i filari e le storie del territorio. Infine, protagonista sarà il video mapping proiettato nella magnifica corte del Castello San Salvatore, per un racconto della storia del Consorzio di Tutela, che si snoda tra incantato del passato e sogno del futuro.

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