Francia, Spagna e poi Italia. Le bollicine tricolori entrano nel podio delle più bevute nei ristoranti di Bruxelles grazie al Prosecco, che si conferma, ancora una volta, come uno dei vini italiani più apprezzati nel mercato europeo. E quello belga, per il settore, è sicuramente importante: basti considerare che il consumo di vino pro capite è in ascesa (26,3 litri) e ben al di sopra della media europea (23,9 litri). Ma nella top 15 delle carte dei vini dei ristoranti della città che ospita il Consiglio Europeo, brilla l’Italia, come si legge dall’analisi di Mibd, agenzia di ricerche e analisi di marketing specializzata principalmente nei numeri del vino nei mercati internazionali, che si è occupata di sondare 150 ristoranti della città belga.Non solo Prosecco (presente nel 12% delle carte dei vini) perché alla posizione n. 5, in un ranking che vede in testa lo Champagne, seguito dal Cava, troviamo lo spumante, il Franciacorta alla n.8, il Lambrusco alla n.11, il Prosecco di Treviso Doc alla n.13 e i vini della Docg Alta Langa alla n.15. In Belgio il consumo di bollicine rappresenta il 14% del comparto vino e, prima dell’emergenza Coronavirus, le previsioni parlavano di un giro di affari di 2,14 miliardi di dollari per il 2020, con una crescita annua fino al 2023 stimata in un +5,7%. E se i belgi amano lo spumante, per quanto riguarda i vini fermi i rossi hanno la preferenza (52%) su bianchi (30%) e rosati (18%).
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