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FESTIVITÀ

Il cesto enogastronomico è un must del Natale per una famiglia su tre, da regalare o regalarsi

In totale gli italiani spenderanno 7,6 miliardi di euro per i doni. Il food & wine rimane la scelta più gettonata, per Coldiretti/Ixè
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A Natale 2024 gli italiani spenderanno 7,6 miliardi per i regali

I cesti enogastronomici sono anche quest’anno il must di Natale per oltre una famiglia su tre (34%), che spenderà in media 42 euro per regalare o per mettere sotto l’albero un ampio ventaglio di specialità, che vanno da quelle tradizionali delle feste fino ai prodotti più originali e ricercati. Ammonta in totale a 7,6 miliardi la spesa degli italiani per i regali, con i prodotti enogastronomici che si confermano come i doni più gettonati, insieme all’abbigliamento e davanti ad articoli per la casa, libri, giocattoli e tecnologia. É quanto emerge dalle indagini Coldiretti/Ixé sulle abitudini delle feste, con le ultime 48 ore di corsa agli acquisti che vedranno 2,5 milioni di “ritardatari” impegnati nella caccia ai doni, tra negozi e mercatini.
La grande maggioranza di chi acquista i cesti (42%) conterrà la spesa tra i 30 e i 50 euro, mentre un 30% si manterrà sotto i 30 euro. Un altro 15% salirà fino a 70 euro, mentre un 6% si spingerà fino a 100 euro e una ridotta minoranza anche oltre, secondo Coldiretti/Ixé. Il grande appeal di questo tipo di regalo è la possibilità di fare bella figura con chi lo riceve, sia puntando su prodotti costosi, dal tartufo all’Aceto Balsamico di Modena, sia affidandosi a tipicità meno note o magari a prodotti di largo consumo, che garantiscono come valore aggiunto l’origine nazionale degli ingredienti. Tra le tendenze di quest’anno, la preferenza verso cesti con bottiglie di olio extravergine d’oliva e prodotti a base di evo, dalle creme cosmetiche fino a panettoni e torroni, diventati ricercatissimi in un’annata che ha visto la produzione italiana crollare di quasi un terzo a causa della siccità. Gettonatissime anche le confezioni di prodotti senza glutine o lattosio, per dare la possibilità a chi soffre di intolleranze di portare a tavola specialità 100% italiane e assolutamente naturali, anche per non cadere nelle trappole dei cibi ultraprocessati. Molto apprezzato nei mercati contadini è il cesto “biodiverso”, con prodotti particolari caratteristici dei diversi territori. Un esempio sono i “Sigilli” di Campagna Amica, le specialità salvate dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori e riportate sulle tavole. Ma piace anche il tradizionale cesto dolce, con prodotti che vanno dal panettone al torrone, fino alle creme spalmabili, anche qui completamente naturali e ottenuti da materia prima nazionale.
Oltre ai cesti sostenibili, si segnala un’altra tendenza green ad acquistare centrotavola fatti con fiori e piante veri, per ornare le tavole evitando il ricorso agli addobbi di plastica. Un’opportunità resa possibile dai tanti florovivaisti che sono presenti in moltissimi mercati contadini di Campagna Amica lungo la Penisola. Proprio i mercatini natalizi rappresentano una vera e propria passione per gli italiani, con il 56% che quest’anno dichiara di frequentarne almeno uno nella propria città o in altri centri con l’obiettivo di acquistare regali.
Secondo Coldiretti/Ixé il budget di quest’anno per i regali di Natale è in leggero calo (-5%) rispetto alle feste del 2023, seppur con notevoli differenze a seconda delle disponibilità economiche. Se un 19% non spenderà più di 50 euro, la maggioranza degli italiani che fanno doni (42%) si conterrà tra i 50 e i 150 euro, ma c’è anche un 25% che arriverà a 300 euro e una minoranza che andrà oltre questa cifra, tra cui un 1% che supererà i 2.000 euro. Ma il budget varia anche a seconda delle differenze geografiche, con gli abitanti del Nord Est che sborsano per i doni 208 euro a testa, contro i 111 delle isole.
Centri commerciali e web si piazzano in testa alla classifica dei luoghi più gettonati per gli acquisti ma “tirano” anche i mercatini, scelti soprattutto da chi predilige doni originali, difficili da reperire nella grande distribuzione, con grandi protagoniste soprattutto le bancarelle che propongono specialità agroalimentari. Non a caso i cesti di specialità tipiche sono presenti nelle scelte di una famiglia su tre, secondo Coldiretti/Ixé.

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