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Il Chianti Classico alza il velo sul progetto delle Unità Geografiche Aggiuntive (Uga)

Appuntamento il 22 novembre a Milano, con una masterclass sulle sottozone del Gallo Nero e i banchi di assaggio di 62 produttori
Italia
Il Chianti Classico

Il progetto delle Unità Geografiche Aggiuntive (Uga) del Chianti Classico, cui il Consorzio del Gallo Nero ha lavorato per anni, arrivando all’approvazione dell’assemblea dei soci il 18 giugno, e che entreranno effettivamente in vigore non appena la proposta verrà recepita dal Ministero delle Politiche Agricole, permettendo così di indicare in etichetta il luogo specifico, compreso nel territorio di produzione, da cui nascono i vini, si presenta (in anteprima, e per una cerchia selezionata di media), a Milano, il 22 novembre, nella cornice del Mudec, il Museo delle Culture di Milano, dove andrà in scena la masterclass “UGA: le diverse sfumature del Gallo Nero”, condotta dal presidente del Consorzio Chianti Classico, Giovanni Manetti, e da Luciano Ferraro, caporedattore del “Corriere della Sera”.
La giornata del Chianti Classico, forse il territorio del vino più bello del mondo, tra la Siena del Medioevo e la Firenze del Rinascimento, continuerà poi sempre a Milano (Westin Palace, nel pomeriggio), con 62 produttori che presenteranno di persona, attraverso banchi di assaggio dedicati, le proprie etichette.
Il nuovo disciplinare del Gallo Nero, che comprenderà, insieme alle Uga - Unità Geografiche Aggiuntive (Castellina, Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, San Casciano, San Donato in Poggio, Vagliagli) altre importanti nuove regole, è ispirato dalla precisa volontà dei produttori di valorizzare ulteriormente le caratteristiche distintive del Chianti Classico, verso un pubblico sempre più attento al valore del territorio, luogo di origine di un vino, e alle diverse sfumature che il terroir regala a ogni singola bottiglia.

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