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DAL 28 AGOSTO AL 7 SETTEMBRE

Il fascino glamour del cinema e la passione per il vino si incontrano alla Mostra di Venezia

Dal Prosecco Docg bollicina ufficiale de La Biennale, ai brindisi della parata di divi con le etichette italiane, dall’Abruzzo all’Asolo Montello

Da Lady Gaga, protagonista di “Joker: folie à deux” di Todd Phillips, ad Angelina Jolie, nel ruolo di Maria Callas nel film di Pablo Larraín (nel cui cast stellare ci sono Pierfrancesco Favino, Valeria Golino e Alba Rohrwacher), da Brad Pitt e George Clooney, insieme in “Wolfs” di Jon Watts, a Tilda Swinton e Julianne Moore, muse di Pedro Almodóvar per “La stanza accanto”, e Nicole Kidman, protagonista con Antonio Banderas di “Baby girl” di Halina Reijn, solo per citare alcuni dei più attesi ritorni al Lido, accanto a nomi del calibro di Richard Gere, Cate Blanchett, Kevin Kline e Christophe Lambert, mentre in concorso ci saranno anche Jude Law, Tye Sheridan, Adrien Brody e Daniel Craig, protagonista di “Queer” di Luca Guadagnino, tra i cinque film italiani in corsa, con “Campo di Battaglia” di Gianni Amelio con Alessandro Borghi, “Vermiglio” di Maura Delpero, “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Toni Servillo e Elio Germano, e “Diva futura” di Giulia Steigerwalt con Pietro Castellitto, e tra grandi nomi italiani accanto a Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Francesca Comencini, Valeria Bruni Tedeschi, Sergio Rubini, Margherita Buy, Isabella Ferrari e Chiara Caselli nel film di chiusura “L’orto americano” di Pupi Avati, mentre la pellicola di apertura sarà “Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton. Sarà una vera parata di star il tappeto rosso dell’“81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica” di Venezia (28 agosto-7 settembre), da sempre amanti anche del vino italiano, la cui passione mondiale si unirà al fascino glamour del cinema a partire dalla bollicina ufficiale, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, il cui Consorzio è sostenitore de La Biennale - e per le prossime due edizioni - con l’etichetta “Riprese collinari” disegnata per l’occasione (e con cantine come Ruggeri, Villa Sandi, Val d’Oca, Bortolomiol ...), rinnovando un connubio che attraversa la storia della cinematografia mondiale. E se i vini d’Abruzzo sono ormai habitué della Mostra, con Masciarelli wine partner esclusivo della Terrazza Cinematografo, e Fantini presente nella Hollywood Celebrities Lounge (dove si tengono le conferenze stampa), sarà una “prima” quella dell’Asolo Montello Docg, con Montelvini a Casa I Wonder della nota società di distribuzione e produzione I Wonder Pictures.
Una storia nella quale, come amiamo raccontare su WineNews, esiste un vero e proprio filone “gastronomico” nella cinematografia mondiale, fatto di un susseguirsi di straordinarie scene madri nelle quali il gesto culinario diventa metafora della vita e del senso profondo delle relazioni umane, dalle origini stesse del cinema ad oggi, da “Le repas de bébé” dei fratelli Lumière (1895) a “Madame Clicquot. La grande signora dello Champagne” del regista Thomas Napper in uscita nei prossimi giorni nelle sale. Ma che può essere anche il punto di partenza per un viaggio per appassionati nei territori del vino italiano che sono stati e continuano ad essere set del grande cinema. Una passione, del resto, anche per tanti attori e registi che ogni anno vengono in vacanza in Italia (con il riferimento di Madonna a “La Dolce Vita” non certo casuale nel suo ultimo viaggio di compleanno in Italia, in questo 2024 in cui la Mostra celebra anche i 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni) o che sono diventati produttori di vino, in una lista sempre più affollata e stellare di vip-vignerons che aggiorniamo puntualmente. Soprattutto, anche il vino italiano continua ad essere il brindisi degli eventi cinematografici più prestigiosi, dai Premi Oscar ai Golden Globe, a Venezia.
Dove, tra un party e l’altro nei locali storici più famosi della Laguna, dall’Harry’s bar (ma anche l’aeroporto di Nicelli del Lido scelto da Campari per l’evento “Destination Red”), all’Hotel Danieli, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sarà la bollicina ufficiale dei diversi momenti conviviali, come aperitivo di benvenuto offerto alle celebrities, le giurie presiedute da Isabelle Huppert, il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco ed il direttore della Mostra Alberto Barbera, e le istituzioni, ospiti delle cene di gala di apertura (domani) e di chiusura (7 settembre) de La Biennale (che dice, così, addio allo Champagne, ndr) all’Hotel Excelsior del Lido, ma anche nei luoghi più iconici di “Venezia 81”, dal Palazzo del Cinema ai ristoranti della Terrazza Biennale e del Palazzo del Casinò, gestiti dallo chef Tino Vettorello, con piatti e abbinamenti creati ad hoc con cantine come Bival, Bortolomiol, Colli del Soligo, Terre del Cima, Mionetto, Ruggeri, Val d’Oca, Valdo e Villa Sandi.
“Come un film - spiega il presidente del Consorzio, Franco Adami - un calice di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, è frutto di un lavoro artigianale, risultato di maestranze esperte e capaci di trasmettere con il proprio lavoro emozioni straordinarie. La collaborazione con La Biennale di Venezia ci consente di portare il nome e le bollicine di Conegliano Valdobbiadene tra i pubblici più ampi e allo stesso tempo autorevoli dell’Italia e del mondo. La presenza del nostro prodotto in contesti culturali di tale rilievo internazionale contribuisce a consolidare un posizionamento che le nostre bollicine, prodotte su territori impervi ed eroici come le Rive del Conegliano Valdobbiadene meritano”. Non a caso, “Riprese collinari” è l’idea da cui nasce l’etichetta 2024, realizzata da mimicocodesign+DeRiva, che veste tutte le bottiglie: due telecamere “umanizzate” che si aggirano tra i vigneti e, come osservatori silenziosi e attenti, catturano la magia delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio Unesco, e la diffondono in tutto il mondo. Ma nei giorni della Mostra il sostegno del Consorzio sarà anche con il ritorno on air della campagna pubblicitaria con protagonista l’attore Giorgio Pasotti (dal 25 agosto al 5 ottobre, sulle principali reti Rai, su Rai Play e nel circuito Rai Cinema, e in radio sulle emittenti del Gruppo Gedi come Radio DeeJay, Radio Capital e Radio m2o e sul circuito One Podcast), ospite del Consorzio durante la cerimonia di apertura della Mostra. “Le emozioni sono l’elemento di unione tra il mio lavoro e il territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg - afferma Giorgio Pasotti - su queste colline i viticoltori hanno lavorato per secoli con grande coerenza di pensiero e unità d’intenti. E sono arrivati ad avere il frutto di tutto questo lavoro, che parte dalla cura del territorio passando per una lunga serie di elementi storici e culturale. Dietro tutto questa c’è la forza di una comunità, che negli anni ha saputo costruire un progetto che alla fine, riesce ad arrivare ai cuori e ai palati. E, proprio come il mestiere dell’attore, finisce per emozionare. Curiosamente questo legame ha anche un aneddoto lontano nel tempo: il mio esordio assoluto nel mondo del cinema avvenne proprio qui, esattamente a Vittorio Veneto, la cittadina infatti era stata scelta, insieme ad altre località venete, come set per “I piccoli maestri”, film di Daniele Luchetti del 1997 tratto dall’omonimo romanzo di Luigi Meneghello”.
Masciarelli Tenute Agricole torna a Venezia come partner vinicolo esclusivo della Terrazza Cinematografo, per il secondo anno consecutivo, con i vini della cantina abruzzese - il “tesoro enologico” dell’Abruzzo, dal Cerasuolo al Montepulciano, dal Trebbiano al Pecorino e all’Abruzzo Doc, con le Linee Villa Gemma, Gianni Masciarelli, la biologica Chiamami Quando Piove - Valori, recentemente acquisita, ma anche le bollicine di alta gamma importate e distribuiti in Italia con la Gianni’s Selection, con il Crémant de Loire di Domaine des Baumard - protagonisti di tutte le iniziative organizzate nello spazio esterno vista mare dell’Hotel Excelsior, con la storica Rivista del Cinematografo, che dà il nome alla Terrazza, edita dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, promotrice dal 1947 della cultura cinematografica del Bel Paese su mandato della Conferenza Episcopale Italiana. “Da sempre io e le mie figlie Chiara e Miriam, sosteniamo l’arte in tutte le sue forme attraverso numerosi progetti - spiega Marina Cvetic, amministratore unico Masciarelli - per questo motivo ci ha particolarmente colpito anche l’affascinante manifesto di questa edizione della Mostra, che ritrae un elefante mentre attraversa la Laguna. Questo simbolo, colorato ed esotico, rappresenta un viaggio incantato e misterioso, l’essenza del cinema stesso, e ci invita a scoprire e far scoprire mondi diversi. Noi di Masciarelli siamo entusiasti di rispondere a questa chiamata, presentando con orgoglio le eccellenze della nostra regione, convinti che cinema e vino possano creare sinergie preziose e favorire il dialogo tra le culture”. Sembra dall’Abruzzo, come ormai da tradizione, i vini di Fantini - come il Don Camillo, blend tutto abruzzese, che rievoca il celebre film, del 1952, con Gino Cervi e Fernandel, accanto alla pluripremiata Edizione Cinque Autoctoni, alle bollicine delle Gran Cuvée Bianca e Rosé, il Calalenta Rosé e il Calalenta Pecorino - si stapperanno nella Hollywood Celebrities Lounge, location meta di attori, registi e addetti ai lavori, a pochi passi dal red carpet, in Lungomare Guglielmo Marconi (location delle conferenze stampa dei film in concorso).
Debutto, invece, per l’Asolo Prosecco Superiore Docg grazie alla collaborazione tra Montelvini e I Wonder Pictures, famosa società di distribuzione e produzione cinematografica che distribuisce nelle sale italiane alcuni dei più interessanti film indipendenti del panorama internazionale, che lo vedrà presente in abbinamento ai menu dedicati alla Mostra a Casa I Wonder (con l’Extra Brut Millesimato 2023, accanto allo Zuitér Montello Rosso Docg 2019, Zuitér Montello Asolo Doc Manzoni Bianco 2022 e Luna Storta Passito), uno spazio conviviale pensato come luogo d’incontro per scambiarsi idee in merito ai film in gara, dove il cinema e l’enogastronomia si uniscono per celebrare le eccellenze italiane e le emozioni che suscitano. La curiosità? La “prima” dell’Asolo Montello è legata al centenario della scomparsa di Eleonora Duse, la “Divina” attrice teatrale italiana che trascorse parte della sua vita ad Asolo.

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